A sentire i turisti, sono le sedute una delle cose di cui sono più carenti i parchi italiani. E di fatto è così: di panchine spesso se ne mettono poche per il timore che diventino letti all’aperto per chi non ha un altro posto in cui dormire. Si penalizza così anche la fruizione delle aree verdi: rendendole poco accoglienti, diventano presto luoghi di passaggio, invece che confortevole relax a contatto con la natura. Alla luce di questa osservazione, l’idea del Comune di Milano di ripensare l’arredo nei parchi acquista pieno senso.
Nasce dunque il concorso “Parco delle Lettere”, conclusosi al termine del 2017. Vince il progetto “Lanterna di Parole”, struttura che trasforma il parco sotto casa in un salotto o in uno studio dove trascorrere del tempo con agio, magari non solo nel fine settimana. Basta cambiare posizione e, oltre a sedersi, si può disporre di un comodo piano d’appoggio.
L’idea che una seduta possa offrire qualcosa di più del panorama – per esempio un tavolo e un tetto sotto cui leggere, scrivere, e magari lavorare con un pc portatile – va incontro ad un bisogno che sentiamo tutti: trascorrere del tempo di qualità all’aria aperta, godendoci l’aria pulita, i fiori e il verde, senza necessariamente sporcarci e stare scomodi. E che questa necessità sia molto sentita è dimostrato dal massiccio utilizzo del prototipo della Lanterna di Parole istallato alla Biblioteca Sormani (realizzabile in mille varianti), perennemente affollato.
Piace che l’area calpestabile sia costruita in bambù, che la struttura sia in ferro, che la luce della Lanterna sia alimentata dal sole (non occorrono attacchi elettrici), e piace il suo look snello e leggero, che reinterpreta l’estetica retrò ispirata alle antiche voliere del Parco Trotter, e che si sposa bene sia con contesti contemporanei, per esempio orti e giardini condivisi, che con quelli storici. E soprattutto di questa soluzione d’arredo piace quello che offre: un modo confortevole per godere e vivere il verde in città, perché no, anche in compagnia.
La pagina Facebook della Lanterna di Parole: www.facebook.com/lanternadiparole/