Succede a Pianella, un piccolo comune abruzzese in provincia di Pescara: per le feste, niente alberi di plastica, abeti vivi destinati a morte prematura e relativi costosi trasporti eccezionali. Il comune della città ha, da oltre 60 anni il Suo Albero, un enorme cedro vivente, alto ormai più di 20 metri e stimato come il più grande albero di Natale della regione. Allo statuario esemplare di Cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara) molto amato dagli abitanti, che domina la piazza in pianta stabile – e non ad un triste Spelacchio usa-e-getta, viene figurativamente affidato ogni anno l’incarico di scaldare, con le sue fronde verde bosco, da domenica scorsa ammantate di luci, l’atmosfera della città durante i giorni di festa.
Meta preferita per il selfie natalizio, il maestoso cedro attira turisti da tutte le cittadine limitrofe, ma più ancora, è diventato il simbolo di un modo diverso di vivere il Natale, nel rispetto ad uno dei suoi simboli più importanti, l’Albero. Premiata dal Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio la scelta controcorrente del Comune di Pianella che, grazie al suo Cedro natalizio, ha indubbiamente guadagnato in immagine, visibilità e prestigio.
Così si esprime infatti Alberto Colazilli, presidente del Co.n.al.pa.: “Questo maestoso Cedro abbellisce da più di sessant’anni la cittadina di Pianella, con i suoi oltre 20 metri di altezza e la sua maestosità, emblema elegante e pacifico di tutta la comunità. Nell’Italia natalizia degli Spelacchio, Spezzacchio, Sparicchio ecc. degli alberi di Natale trattati come feticci, degli alberi di plastica buttati in discarica, degli alberelli dimenticati e rinsecchiti, la tutela del Cedro di Pianella rappresenta un episodio di alta cultura del paesaggio.”
Che possa diventare un esempio, dove possibile, di #buonepraticheverdi per molte altre città italiane?