Addio a David Austin, il Re delle rose inglesi

Per chiunque ami le rose, il suo nome è garanzia di fioriture meravigliose sempre accompagnate dall’incanto del profumo. Perché è sempre stata questa la qualità distintiva delle rose create da David Austin: note odorose da ricche corolle dal fascino antico sui toni pastello, attestato di stile, armonia, rifiorenza e grazia in giardino. Del resto “il profumo di una rosa”, diceva Austin, “è l’altra metà della sua bellezza” (“Fragrance is the other half of the beauty of a rose”). Il meglio delle rose moderne, insomma, porta il nome di questo ibridatore inglese, scomparso a 92 anni pochi giorni fa, il 18 dicembre 2018.

La triste notizia, data dal figlio David J.C. Austin, si è propagata come un fulmine nella Rete, e centinaia di persone hanno espresso il proprio cordoglio sul loro profilo social, grati delle incredibili emozioni che le rose di David Austin sono in grado di suscitare. Una vera e propria rivoluzione, quella che ha compiuto Austin, nel mondo dei fiori. Stanco di rose antiche ma avare di corolle, e di rose contemporanee sgraziate, il giovane Austin diede vita, incrociando le varietà dai tratti più interessanti, alla rosa ‘Constance Spry’ nel 1961, un tripudio di romantiche, opulente corolle rosa brillante al profumo di mirra. Ma era solo l’inizio della sua instancabile ricerca nella creazione della rosa perfetta.

Rosa ‘Graham Thomas’

Guardate con sospetto dai vivaisti del tempo, le nuove rose inglesi stentavano a farsi conoscere. Lungi dal rinunciare, Austin aprì così il suo vivaio a Albrighton, ma solo nel 1983 la sua rosa ‘Graham Thomas’ vinse sulla piazza più importante, il Chelsea Flower Show di Londra. Quelle profumate coppe giallo caldo, del colore del sole, fecero impazzire gli inglesi e …tutto il resto del mondo, accompagnate negli anni da più di 240 varietà, una più incantevole e innovativa dell’altra, premiatissime, frutto di un testardo quanto inesausto lavoro di ibridazione (50mila incroci, 250mila piantine di rosa mai viste prima ogni singolo anno!), tutto teso ad esaltare al massimo le qualità della suprema Regina dei Fiori. Rose inglesi sempre più belle, sempre più robuste, sempre più sane.

Rose di David Austin nel mixed border

E così sono arrivate nei giardini quelle rose inglesi di cui basta il nome, per innamorarsi perdutamente: ‘Mary Rose’, ‘A Shropshire Lad’, l’indimenticabile ‘Pat Austin’, ‘William Shakespeare’, ‘Scepter’d Isle’,‘Jude The Obscure’, la meravigliosa ‘Abraham Darby’, la profumatissima ‘Gertrude Jekill’, e ancora, ‘Golden Celebration’, ‘James Galway’, ‘Teasing Georgia’, ‘Winchester Cathedral’, ‘Crucus Rose’, e farsi intrigare dalle più recenti ‘Lady Emma Hamilton’, ‘Queen of Sweden’, ‘Munstead Wood’, ‘Olivia Rose Austin’… e mille altre che fanno battere forte il cuore a qualunque pollice verde.

Molte di queste meraviglie sono state piantate nel Roseto della Villa Reale di Monza, a maggio valgono davvero una visita!

Non contento, Austin ha prodotto anche varietà di rose da reciso, sempre nello stile inglese, ma adatte a composizioni e bouquet che sono diventati il sogno di ogni sposa. 

Infine David Austin ha trovato il modo per diventare eterno: grazie alle sue rose, che fioriscono in tutti i giardini del mondo, con il suo nome.

Il sito delle Rose di David Austin: www.davidaustinroses.com