Il bonsai più facile? E’ quello “grasso”

In questi ultimi giorni prima del Natale, nella corsa ai regali, un’opzione molto gettonata è quella di regalare un bonsai. Un dono prestigioso che assicura una bella figura a chi lo porta. Ma c’è un però. La pianta bonsai è molto bisognosa di cure… E non tutti hanno la sensibilità e l’attenzione necessaria. Quindi, che fare? Escludere l’idea del bonsai? Anche no, grazie alla Portulacaria, una pianta grassa che, con i suoi fusti nodosi, le foglioline verde brillante e i rametti rosso mogano, si presta bene alla forma dell’albero bonsai senza richiederne le molte attenzioni.

Quali sono i vantaggi di una Portulacaria Bonsai?
E’ presto detto. Originarie di habitat ostili, per loro natura, le piante grasse come la Portulacaria afra (o anche la Crassula ovata ‘Minima’) possono adattarsi molto meglio di altre piante all’esiguità degli spazi e alla scarsità di terra, acqua e risorse nutritive. Non solo sono in grado di sopravvivere nei minuscoli vasi che si utilizzano per i bonsai, ma anzi, possono prosperare. Inoltre l’aspetto “vissuto” che tanto affascina nei bonsai, fa parte della morfologia di queste piante, a crescita molto lenta. Con un bonus aggiuntivo: i pezzetti di Portulacaria che verranno tagliati o si staccheranno accidentalmente dalla pianta potranno facilmente radicare in un vasetto a parte, per trasformarsi anch’essi, con il tempo, in futuri fascinosi bonsai.

Per la Portulacaria Bonsai quindi non saranno necessarie le cure assidue e le potature precise e continue che richiedono i comuni alberi in miniatura in vendita, create tradizionalmente con specie (come Ficus macrocarpa, retusa o “ginseng”, Olmo, Acero ecc.) che, da adulte, non hanno certo le esigue dimensioni imposte da questa rigorosa tecnica di coltivazione millenaria.

IL BONSAI PER TUTTI
Basterà che il nostro bonsai “grasso” venga tenuto in casa, ben esposto alla luce ma al riparo dalle temperature sotto i 10 gradi, annaffiato regolarmente ma con moderazione, in modo che le belle foglioline verdi rimangano sempre tese e turgide. Un tocco di fertilizzante 1 volta al mese provvederà a nutrirlo. Tutto ciò a fronte di un costo assolutamente economico (dai 20 ai 40-50 euro si trovano già piantine molto decorative).

La Portulacaria Bonsai potrà dunque diventare un regalo di prestigio senza però richiedere l’impegno necessario per mantenere rigoglioso un bonsai “classico”, che già prima della messa in vendita, ha richiesto anni di dedizione per essere formato. E naturalmente, a Natale, figurone assicurato 😉