Quello che nessuno vi dice, ma che vorreste tanto sapere, è perché le piante che amiamo avere in casa hanno in inverno quell’aria triste e patita da soprammobile che vi fa venire voglia di sfrattarle appena possibile. La risposta è che le piante in vaso, in inverno come d’estate, hanno sempre… fame!
Questo accade perché le piante d’appartamento, costrette in contenitore, non hanno modo di esplorare il terreno per cercare le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per crescere, e perché spesso, nei nostri appartamenti, vengono posizionate lontano da una fonte di luce (finestra o lampada accesa), rendendo così ardua anche la fotosintesi, essenziale al loro sviluppo. E pensare che a volte basterebbe una luce a led, magari collegata ad un timer che accenda e spenga ad orari fissi, e un po’ di “pappa” in termini di fertilizzante o concime – per farle tornare rigogliose, facendo così felici anche noi che ce ne prendiamo cura 😉
DA MANGIARE A CANI, GATTI E …PIANTE!
Come possiamo fare allora, per ridare loro il lustro che meritano? Semplice, dobbiamo nutrirle! Esattamente come facciamo con i nostri animali domestici. Per fortuna le piante tropicali che teniamo nelle nostre case sono meno esigenti di micio e fido: a loro non occorre dare cibo ogni mattina e ogni sera. Possono essere sfamate con più agio con due gesti importanti: il rinvaso ogni 2 o 3 anni, e il fertilizzante 1 volta al mese.
NUOVA “PAPPA”
Partiamo dal rinvaso. Se le nostre piante sono nello stesso vaso da anni, o lo hanno da tempo riempito completamente, un rinvaso completo con nuovo terriccio, fresco e ricco, sarà un toccasana. Basterà un vaso di un paio di misure più grande, tassativamente con i buchi sul fondo. Per il substrato ideale, usate terriccio in busta già miscelato con perlite: si trova facilmente nei garden e faciliterà lo sgrondo dell’acqua evitando ristagni. Aggiungete del concime organico: qualche manciata di humus di lombrico, oppure stallatico in pellet (si presentano anche loro come terricci in busta nei garden), e se la trovate, una manciata di cornunghia (si presenta in scaglie) che rilascia sostanze nel tempo. Nutriranno a fondo la nostra amica vegetale consumandosi nel giro di un anno, un anno e mezzo.
Uno strato di un paio di centimetri di palline di argilla espansa sul fondo, per un drenaggio ottimale, e, terminato il rinvaso della pianta, annaffiate con cura collocandolo in un luogo ben illuminato o vicino alla finestra.
Il vaso in cui si trova la vostra pianta è grande o non avete modo di cambiarlo? Usate lo stesso vaso, l’importante è cambiare la terra. Se poi non potete proprio svasare la pianta, sostituite i primi 10 cm in superficie con terriccio nuovo miscelato al concime organico.
REGOLARE NUTRIMENTO LIQUIDO
Sarà il fertilizzante liquido, composto da sali e altri elementi, a nutrire ogni mese la nostra pianta, evitandoci così foglie gialle e zero crescita. Potete prenderlo in flacone, in granuli o in polvere, da miscelare o diluire in pochi litri d’acqua seguendo le dosi in etichetta. Con o senza rinvaso, ricordiamoci di nutrire la nostra pianta regolarmente tutto l’anno, poiché le piante d’appartamento non vanno mai a riposo e non smettono mai di crescere. Per scegliere il fertilizzante, orientatevi su quelli “con microelementi” (in genere è scritto in evidenza), più completi, contenenti una buona dose di azoto (che corrisponde all’elemento N indicato nella formula numerica NPK), meglio se da “8” in su.
Ricordiamoci che nutrire le nostre piante di casa non è un “optional”: la nostra beniamina vegetale non può farne a meno troppo a lungo, pena la trasformazione da rigoglioso essere vivente che dona ossigeno e pulisce l’aria a …dimesso soprammobile con un piede nella fossa… 😉