Un Albero di Natale vivo per ogni scuola e magari, nelle piazze?

Un albero vivo e vegeto per festeggiare al meglio il Natale è il regalo che il Comune di Ascoli Piceno sta facendo a tutte le scuole della città, così che, a partire da oggi, 3 dicembre, si apra ufficialmente il mese delle feste per tutte le nuove generazioni. E fin qui, potrebbe essere una notizia abbastanza comune. Ma quello che ci piace è che l’amministrazione ascolana non ha pensato al solito gesto di facciata, fine a se stesso. E che forse le città italiane potrebbero ispirarsi a questa iniziativa per definire un nuovo modo di festeggiare il Natale nel rispetto della tradizione come della vita vegetale…

Ogni Albero donato dal Comune di Ascoli Piceno alle scuole arriverà con un foglio che contiene le istruzioni per mantenerlo vivo e in buona salute, e dopo le Feste, le piante saranno ritirate dal Servizio comunale Parchi e Giardini che provvederà a piantarle in un luogo prestabilito. Non più decori transitori, per gli alberi di Natale ascolani è stato quindi previsto un futuro come esseri viventi, invece che semplici “materiali” di consumo usa e getta.

In Russia per esempio si decorano gli alberi spogli dei filari urbani con tanto di palline

Si potrebbe forse spingersi addirittura più in là: perché infatti non destinare uno spazio esterno ad un Albero Natalizio permanente in tutte le scuole, come anche nelle più importanti piazze delle città italiane, scegliendone la specie – ovviamente nel rispetto delle sue esigenze vitali e climatiche? 

Sarebbe poi bello vedere il nostro Albero di Natale crescere durante l’anno, verde e vigoroso in una grande aiuola, e poter poi fare festa addobbandolo di decori e luci, celebrando così il Santo Natale senza pensare di sacrificare una nobile vita vegetale espressa in un esemplare arboreo.

Nessuna spesa di taglio, nessun costo di trasporto, nessun rischio di uno “Spelacchio” poco rappresentativo.

E sicuramente un elemento di civiltà rispetto alla necessità, ogni anno, di tagliare annosi e imponenti alberi – destinati però a finire nel compost nel giro di un mese – da collocare durante le feste negli spazi pubblici. La decisione restituirebbe significato alla festa più importante dell’anno e permetterebbe ai cittadini e alle nuove generazioni di imparare sin da piccoli il rispetto per le nostre più grandi e trascurate alleate nella vita, che ci forniscono ogni giorno ossigeno e cibo, le piante.