Ha la forma di un moderno vaso per le piante, ma non sono i fiori il suo contenuto più interessante. Il vaso Arianna, così si chiama, monitora e invia in tempo reale i dati sull’inquinamento da ogni punto della città in cui è presente, direttamente ad una App, creando così una “mappa dell’aria” consultabile direttamente dallo smartphone.
Ideato da 5 giovani ingegneri del Politecnico, il progetto Arianna propone a tutti i cittadini milanesi un attivo monitoraggio degli inquinanti al costo del vaso stesso, acquistabile online dalla piattaforma Produzionidalbasso.com
Il progetto Arianna utilizza quindi il sistema del calcolo distribuito: al grido di “più siamo più contiamo”, ogni dispositivo acquistato contribuisce ad un risultato che ha il suo fine nell’obiettivo complessivo. Il progetto si basa sulla costruzione di una community, Milano Aria Pulita, che diffonderà “il movimento” grazie ai canali social.
L’ambizione è estendere Arianna prima a tutta Milano, con 200 vasi, e poi a tutte le città d’Italia, in modo da creare una rete di monitoraggio nazionale dell’aria che parta da ogni balcone e da ogni scuola, ad integrazione dell’attività delle poche centraline di rilevamento del particolato fine (il PM2.5, quello più piccolo, subdolo e pericoloso per la salute) attualmente posizionate dai singoli Comuni. Il tutto è facilitato dal fatto che il vaso Arianna è alimentato dal suo pannello solare, che lo rende completamente autonomo.
Il costo del vaso Arianna non è proprio economico, va detto, ma il progetto è assolutamente interessante, e si può sostenere anche solo con 20 euro. E intanto che lavora, il vaso Arianna contribuisce a pulire l’aria dallo smog ospitando le piante che crescono sul nostro balcone e che, con la loro attività metabolica, sono “filtri viventi” in grado di ripulire l’aria inquinata delle nostre città.