Lavanda splendida e inverno rigido sono due concetti che non stanno bene insieme. Le lavande non amano infatti le temperature rigide con gelo e ghiaccio, e detestano in particolare umidità e piogge invernali. Proprio il tipico clima della brutta stagione a cui ci ha abituati la Pianura Padana… E coltivarla però può rivelarsi un pochino tricky, come direbbero gli inglesi. Per darle un’eterna giovinezza, la parola magica è intervenire con le cesoie: prima e dopo l’inverno… con la potatura doppia!
Partiamo da un fatto: se vi dicono che la lavanda è una pianta facile da coltivare, non credeteci 😉 La lavanda è un piccolo arbusto che però ha la tendenza a lignificare (alcuni ibridi in particolare, più di altri) i rametti. In pratica, trasforma velocemente i giovani tessuti erbacei in legno. Una volta che lignificano, i rametti difficilmente ributtano foglie e getti nuovi. Questo fa sì che la pianta invecchi precocemente, perché la parte lignificata si spoglia di foglie e diventa scura. La lavanda tende così ad imbruttirsi, dando l’impressione di una pianta sofferente e decisamente poco decorativa. Questo si nota in particolare quando si avvicina la brutta stagione.
Un modo per mantenere giovane la nostra pianta di lavanda consiste appunto nella potatura doppia: una a fine inverno (marzo), e una a fine estate (fine agosto/settembre). Ma c’è da appuntarselo sul calendario: non possiamo dimenticare di fare queste operazioni – meglio farle sin dal primo anno in cui l’abbiamo acquistata – se vogliamo evitare che la crescita della nostra lavanda ci “sfugga di mano”…
LA POTATURA DOPPIA PER UNA LAVANDA SEMPRE GIOVANE
POTATURA A MARZO:
la prima potatura della lavanda si esegue a marzo per prepararla alla fioritura. Sarà il momento giusto quando l’arbusto comincerà a produrre le prime foglie nuove della stagione. Tagliamo in modo da ridare la forma a sfera, e mai sulla parte dei rami più dura, laddove si è già formato il legno. L’ideale è lasciare almeno una coppia di gemme su ogni ramo. E’ importante tagliare proprio a marzo e non più tardi, per non compromettere l’allungamento degli steli e quindi l’abbondanza della fioritura.
POTATURA A SETTEMBRE:
la seconda potatura si fa per riordinare la lavanda dopo la lunga fioritura estiva, approfittando per raccogliere le preziose spighe. E’ importante farla al massimo entro settembre, soprattutto nelle zone con l’inverno rigido, in modo che la lavanda abbia tempo di far ricrescere la nuova vegetazione prima dell’arrivo del gelo e possa attraversare in forma la brutta stagione.
Complicato? Non perdiamoci d’animo. Un aiuto insperato ce lo danno i tempi che cambiano, clima in primis. I nostri inverni al nord Italia stanno man mano diventando più asciutti e meno freddi: quindi anche la lavanda comincia a trovarsi più a suo agio. Giusto in tempo per il crescente successo di questa pianta aromatica, sempre più amata e utilizzata in giardino non solo per il profumo, ma anche per la scarsa necessità di acqua durante l’estate, ideale per chi ha a cuore il risparmio idrico, e la quasi totale assenza di malattie e parassiti.
LAVANDA IN FORMA SOTTO LA NEVE
Se avete un cespuglio di lavanda in vaso o in giardino, il nemico numero uno in inverno sarà la neve. Il peso della coltre bianca infatti tende ad aprire, scosciare e rompere i rametti. La potatura corretta aiuterà a mantenere l’arbusto più compatto, ma anche posizionare intorno alla pianta una struttura a cerchio (come quelle che si usano comunemente per coltivare i pomodori) può essere d’aiuto.