Il Ministro dell’Agricoltura Bellanova negli scorsi giorni ha ribadito in un post su Facebook (ebbene sì, la politica ora passa dai social) che aprire al pubblico i punti vendita di vivai, garden-center e negozi di fiori è consentito su tutto il territorio nazionale, qualsiasi sia il loro Ateco, precisazione che si è resa necessaria dopo la rivolta dei fioristi, non compresi nel Codice attività in questione. E la domanda sorge spontanea: sì ma, aprire a chi, considerate le restrizioni al movimento del pubblico che dovrebbe fornire, alla richiesta dei vigili, una autocertificazione un po’ difficile da spiegare? Continua a leggere