Serve aiuto nei campi per raccogliere frutta e ortaggi in quest’Italia soffocata dalla quarantena. Il rischio è quello di perdere, quest’anno, tonnellate di verdura e frutta matura, così preziose per chi vende, così come per chi compra in vista di un’alimentazione salutare. Coldiretti ha infatti contato mezzo milione di giornate di lavoro agricolo andate perse, a causa del coronavirus, e mancano all’appello 200mila lavoratori stranieri che in primavera arrivano come stagionali dai Paesi dell’Est. Dall’idea di reperire la manodopera carente, ha preso forza il portale Job in Country, dove è possibile candidarsi come forza lavoro in agricoltura.
Con il blocco delle frontiere – ha precisato Coldiretti – è a rischio più di ¼ del Made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370mila lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero.
Nel Belpaese infatti la primavera avanza, e la maturazione dei frutti richiede impegno nella raccolta per poi poterli distribuire sul territorio nazionale. Dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra come meloni, pomodori, peperoni e melanzane in Sicilia, nelle prossime settimane arriverà il momento di raccogliere le ciliegie in Puglia. A partire dal meridione sarà poi il turno della raccolta delle albicocche, poi prugne e pesche, per risalire lo Stivale ed arrivare, a scalare con le diverse varietà, fino a settembre. A maggio inizia la raccolta dell’uva da tavola in Sicilia, a giugno le prime pere, ad agosto le prime mele e l’inizio della vendemmia, mentre a ottobre – evidenzia Coldiretti – parte la raccolta delle olive e a novembre quella del kiwi. L’Italia è lunga e ricchissima ma richiede nei campi mani volenterose.
Secondo il Presidente Coldiretti Ettore Prandini è dunque necessaria subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire, da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani, lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne.
Intanto ci si può candidare sulla piattaforma digitale Job in Country (www.lavoro.coldiretti.it), che è aperta a tutti, sia a chi si offre sia a chi è in cerca di forza lavoro. Autorizzata al servizio di intermediazione della manodopera dal Ministero del Lavoro, in regime di totale trasparenza, viene seguita, nelle singole provincie, dalle Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti.