Orticolario 2020 salta: vivaisti in difficoltà

Orticolario, la kermesse di fiori e piante che dà spettacolo da 11 anni nel mese di ottobre nella splendida Villa Erba che si affaccia sul lago di Como annulla la sua dodicesima edizione (sostituita da un progetto virtuale di lunga durata) che quest’anno avrebbe aperto i battenti il 2 ottobre. La triste notizia nel comunicato, pubblicato sul sito Orticolario.it un paio di ore fa: la causa è sempre quella, le severe restrizioni per il Covid-19, che tra le manifestazioni di giardinaggio hanno fatto illustri vittime.

Già a maggio è saltata Orticola, appuntamento attesissimo ogni anno da tutti i pollici verdi in centro a Milano, come anche la Tre Giorni per il Giardino di Masino (TO) e Verdemura a Lucca. Per molti piccoli vivaisti, che coltivano sul territorio e vendono soprattutto durante questi grandi eventi, un autunno senza guadagno, dopo una primavera assente, potrebbe essere il colpo di grazia.

Che il comparto florovivaistico sia in grande difficoltà lo ribadisce una delle più grandi associazioni di settore, Assofloro (insieme all’Associazione Vivaisti Italiani, al Distretto Vivaistico Planta Regina e al Consorzio Florovivaistico e Agroalimentare dello Ionioe la più grande rappresentanza di imprenditori agricoli in Italia, la Coldiretti, che insieme stanno chiedendo al Governo, per quest’anno, l’esonero dal pagamento delle tasse. Questo aiuterebbe le imprese a mantenere l’occupazione dei dipendenti e ad investire in vista del prossimo anno.

Se per i piccoli vivaisti, la speranza, che si preannuncia disattesa, era infatti riprendere il mancato fatturato primaverile con le vendite durante le edizioni autunnali delle importanti manifestazioni verdi – che contano più di 100 espositori di piante e fiori rari e preziosi, sulle aziende produttrici più grandi pesano fortemente i costi di produzione, a fronte di poche settimane di vendite, e al macero di tonnellate di merce invenduta durante il lockdown.