Ortomania: e per gli aperitivi estivi, cetriolini casalinghi!

Alla faccia del Coronavirus, anche in questo giugno così particolare possiamo divertirci a coltivare qualcosa sul terrazzo che finisca in cucina, come dei deliziosi croccanti cetriolini appena raccolti. Sarà bello poterli offrire ad amici e parenti, adesso che ritrovarsi è più sicuro, per esempio per simpatico aperitivo o una bella merenda a base di sfiziosi panini imbottiti a cui i nostri cetriolini fatti in casa daranno quel gusto in più! Coltivarli in terrazzo sarà un piacere: basta procurarsi le piantine e trapiantarle in un bel vaso profondo proprio adesso, per poterli raccogliere con comodo nel giro di qualche settimana

1) ACQUISTARE LE PIANTINE
La prima cosa da fare è acquistare in un garden o un vivaio ben fornito, delle piantine di “Cetriolini piccoli di Parigi”. E’ questa infatti la varietà di cetriolo a frutto piccolo più famosa e adatta alla preparazione dei cetriolini in salamoia o sottaceto.

2) TRAPIANTO IN VASO
Tirate fuori la zolla con la piantina dal vasetto nero in cui l’avete comprata, e ripiantatela in un bel vaso capace, con buchi sul fondo, in cui avrete aggiunto un buon terzo di stallatico sfarinato (si trova in sacchetti nei garden) e un pugno di cenere che nutrirà a dovere di azoto e potassio la vostra piantina. Esponete la pianta al sole ed evitate le posizioni con scarsa circolazione d’aria.

3) CETRIOLINI …RAMPICANTI
La pianta di cetriolo è un rampicante: se non le date un sostegno, appoggerà i suoi fusti a terra. Tenete conto che seppure il frutto che raccoglieremo sarà quello giovane, lungo 6-7 cm, la pianta in realtà non sarà piccola affatto: valutate come ingombro un metro e più di altezza, e la necessità di un sostegno o tutore a cui legare i tralci man mano che crescono. Questo sistema facilita la raccolta e mantiene sani i frutti. Annaffiate la vostra pianta di cetriolini con regolarità, in modo che i frutticini, che matureranno dopo che i bei fiori gialli verranno impollinati dalle api, crescano senza strozzature. Evitate però di bagnare le foglie, in modo da scongiurare attacchi di funghi e parassiti.

LA “DRITTA”
Una volta raccolti, provate a conservarli in un barattolo di vetro in acqua e sale con dei rametti di fiori di aneto e qualche granello di pepe o senape: nei Paesi dell’Est vengono tradizionalmente gustati così, poiché mantengono a lungo croccantezza e aroma!


NOTA

Trovate questo articolo sulla rubrica ORTOMANIA del numero di giugno di Cotto e Mangiato Magazine, mensile di cucina ogni mese in edicola.