Piante in casa: ottime compagne di lockdown

In tempi in cui la minaccia di un secondo lockdown anti-covid è dietro l’angolo, le 4 pareti di casa stanno diventando le nostre migliori amiche. Aumentare la nostra permanenza a casa però comporta anche degli inconvenienti. In primis è importante mantenere pulita l’aria che respiriamo: ecco dove le piante d’appartamento possono davvero aiutarci. Una casa con tante piante è una casa che ci fa stare bene. Non solo: il verde indoor offre benefici diretti e indiretti che migliorano il nostro umore, essenziale per mantenere alte le nostre difese immunitarie, e sulla nostra capacità di affrontare con più serenità una situazione difficile come quella che il virus ormai da mesi ci sta imponendo. Ecco dunque i consigli degli esperti dei Garden Viridea!

CON LE PIANTE D’APPARTAMENTO ARIA PIU’ SANA
Il primo motivo per avere piante negli ambienti interni è, per così dire, un motivo “tecnico”: il verde è un vero e proprio depuratore dell’aria. Tutte le piante tropicali da interno, e alcune ancora più di altre, agiscono attraverso il loro metabolismo a nostro favore: assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno. E non temete, il saldo è positivo anche in camera da letto: il rilascio di CO2 è minimo in confronto all’ossigeno fornito.

MENO INQUINANTI INDOOR GRAZIE ALLE PIANTE
Le piante inoltre assorbono nelle loro cellule alcune sostanze inquinanti come ammoniaca, formaldeide, xilene, toluene, tricloroetilene (rilasciate da mobili, colle edilizie, vernici, prodotti per la pulizia ecc.): senza venirne danneggiate, le piante le immagazzinano senza più rilasciarle, fenomeno ampiamente studiato da ricercatori di numerose università in Italia e nel mondo. Certo, le piante non possono magicamente regalarci l’aria delle cime delle Dolomiti, ma lavorano bene: perché rinunciare ad avere un’atmosfera meno inquinata indoor? Non va dimenticato che l’aria inquinata favorisce numerose patologie croniche respiratorie e il mal di testa, sia in adulti che bambini.

RESTORATIVENESS
Osservare e amare il verde è una terapia che regala vitalità e buon umore. Non occorre essere scienziati e ricercatori per capire che foglie e fiori ci comunicano ottimismo, visione positiva del futuro, bellezza. La cura “verde” agisce a livello psichico in profondità, è fondamentale per bambini, anziani e persone in difficoltà, ed è un efficace rimedio contro lo stress che inevitabilmente ci colpisce sommando la fatica quotidiana all’ansia e all’irritabilità.

Osservare le piante, posare gli occhi sul colore verde che è di per sé una cromia rilassante, avere soddisfazione dalla crescita e dalle fioriture è un meccanismo potente, applicato con successo da una forma terapeutica oggi molto studiata, chiamata “restorativeness”, cioè “rigeneratività”. In sostanza, rigenerare le facoltà cognitive, in particolare attenzione e concentrazione. Vivere nel verde e prendersi il tempo per curare le piante aiuta a migliorare le capacità di concentrazione, che si traducono in attenzione, creatività, relazioni migliori con chi vive vicino a noi, sensazione di calma e di appagamento dalle piccole grandi cose che compongono una giornata qualunque: il piacere semplice e fondamentale di vivere.

MOVIMENTO E SALUTE
Certo non basta una pianta per dimenticare del tutto la tristezza, ma i colori della natura agiscono a nostro favore, e c’è anche un aspetto legato al “fare”: il verde indoor ci chiama alle cure, distraendoci dal divano e dal nulla televisivo, implica un po’ di movimento fisico, che diventa rilevante se il verde è all’aperto, in giardino e terrazzo, dove il gardening è una palestra rilassante. Le piante ci regalano tanto, non ultimo un fattore che incide sulla qualità e durata della vita: vivere a contatto con la natura comporta meno patologie cardio-metaboliche e quindi meno malattie.

PIANTE IN CASA: IL CONSIGLIO DI VIRIDEA
• Grandi, piccole, verdi o fiorite: le piante sono tante! E’ indispensabile superare l’acquisto di impulso e chiedere aiuto al personale spiegando l’ambiente dove dovranno vivere le piante, per trovare quelle idonee. Le piante “problem solving” esistono: difficile fallire con pothos, clorofito, sansevieria, filodendro, ficus…
Il vaso e il terriccio sono due chiavi di successo. Il contenitore va sempre cambiato dopo l’acquisto, per qualsiasi tipo di pianta, aumentando un poco la dimensione (in larghezza e soprattutto in profondità). Il terriccio deve essere di alta qualità, meglio se specifico (per piante verdi, per cactus…), con uno strato di biglie d’argilla sul fondo, come drenaggio. Il terriccio non deve mai essere del tutto asciutto o fradicio d’acqua a lungo.
• Le posizioni fresche, umide, luminose e senza sole diretto sono sempre le migliori. Importante aumentare l’umidità per le specie tropicali come ficus, croton, dieffenbachia, filodendro, anturio, spatifillo ecc.: un largo sottovaso con biglie d’argilla immerse in un velo d’acqua, e frequenti nebulizzazioni di acqua sul fogliame, saranno una cura benefica.
• Timore di dimenticare il concime? I concimi in bastoncini o in fialette da inserire nel terriccio sono un’ottima soluzione per mantenere nutrite e in forma smagliante le nostre piante.