Urban jungle in casa per lavorare più smart

Addio al famoso “divieto” di mettere piante in camera da letto: fratelli o sorelle che dormono nel letto a fianco nella stessa stanza consumeranno molto più ossigeno di qualunque pianta d’appartamento! Quindi benvenute le piante vicino al letto, su comò e comodini, che di giorno produrranno ossigeno e allieteranno la vista. Ma quali scegliere per trasformare la casa in una piccola giungla domestica? Ecco i consigli degli esperti dei Garden Viridea, tutti da sperimentare!

UNA FORESTA IN MINIATURA
Il verde indoor è rasserenante, e anche se lo spazio è minimo ci sono soluzioni per una giungla in miniatura. Su mensole, ripiani e scrivanie si possono raggruppare vasetti di piante di piccola dimensione, come le orchidee mini, chiamate così perché lo stelo con piccoli, incantevoli fiori non supera i 10-15 cm, contro i 40 cm e più di quelle classiche. Come tutte le orchidee Phalaenopsis, hanno bisogno di molta luce ma non sole diretto e tanta umidità ambientale. Per questo, oltre a posare il vasetto su un sottovaso con uno strato di biglie d’argilla immerse in un velo d’acqua, è utile creare una piccola foresta con altre piantine di piccola dimensione, reperibili in molti tipi diversi: Felci, Pilea, Fittonia, Peperomia, piccole bromeliacee e mini-edere e tante altre. L’insieme sarà splendido e di facile cura. Posando tutte le piante sullo stesso largo sottovaso sarà semplice, per esempio, trasportarle in bagno per una benefica doccia da farsi con un comune spruzzino, che inumidisce le foglie e le mantiene pulite.

INSOLITE GRASSE
Le scultoree forme delle piante grasse sono perfette per chi ha ambienti molto luminosi. Oltre ai soliti cactus con “testa” tonda o alti steli spinosi, la scelta si può allargare a specie insolite. Solo per citarne alcune: Aporocactus o “coda di topo” con bei fiori rosa o bianchi, Cephalocereus senilis con una fitta peluria bianca che sembra la barba di un nonno, Myrtillocactus (M. geometrizans) con stranissime forme crestate, Schlumbergera o “cactus di Natale” che fiorisce generosamente in casa. Forme affascinanti sono offerte anche dalle Crassula portulacea ‘Hobbit’ che ha foglie grasse tubolari; Echeveria che forma rosette perfette, tondeggianti e piatte; Euforbia (E. tirucalli), di cui già il nome è divertente, è nota come “Albero delle matite” perché ha fusti sottili e cilindrici. In estate vivono bene anche in terrazzo, ma da fine ottobre devono tornare in casa.

Solo alcune succulente riescono a tollerare il gelo, fra queste ci sono i semprevivi, alcuni tipi di Sedum e il delizioso Graptopetalum con foglie a rosetta. Buona resistenza, fino a 0 °C per brevi periodi, è garantita anche da aloe, fichi d’india, mammillaria e altre, purché il terriccio resti del tutto asciutto.

GREEN MOOD IN SALOTTO
Se lo spazio lo consente, tutta la casa può trasformarsi in una serra, con tutti i vantaggi che potremo scoprire vivendo immersi nella natura. Photos, Filodendro, Monstera, Clorofito, Dracena, Dieffenbachia sono molto resistenti; Anturio e Spatifillo regalano bei fiori. Palme da interno (Howea) e papiri dagli alti steli saranno perfetti in ambienti freschi e luminosi. E presto, da metà ottobre, la bella stella di Natale potrà decorare le stanze restando bella e in fiore per mesi.

DORMIRE NEL VERDE
Un ultimo consiglio: non fidarsi delle leggende urbane, come quella che dice “Mai tenere piante in camera da letto, perché rubano ossigeno durante la notte”. Non è vero! Anche se durante la notte i vegetali effettivamente assorbono ossigeno ed emettono anidride carbonica, le quantità di gas che vengono mobilitati sono veramente minime e comunque sempre infinitesimali rispetto alla quantità di ossigeno regalata all’ambiente e a quella di anidride carbonica sottratta alla stanza da letto durante il giorno. E c’è un altro effetto benefico: le piante in camera da letto rilasciano umidità, necessaria al buon funzionamento dei nostri polmoni, soprattutto in inverno. Le migliori piante da tenere nel luogo in cui dormiamo sono le piante verdi a foglia grande (Anturio, Spatifillo, Pothos, Maranta, Dieffenbachia…), mentre le piante grasse sono del tutto ininfluenti, vista l’irrisoria quantità di gas e vapore acqueo che assorbono o producono. Quanto poi all’aspetto psicologico, è ovvio… una bella pianta fa sentire più sereni e dormire meglio.

Urban Jungle, il consiglio di Virideawww.viridea.it
• Se acquistate un’orchidea, assicuratevi di conoscere il nome della specie per poter fornire l’ambiente e le cure idonee. Il top della facilità è offerto da Phalaenopsis e Cymbidium; orchidee ottime per la vita in casa (ambiente luminoso, fresco e umido) sono anche Cambria, Vanda e Dendrobium. La Cattleya, regina delle orchidee, è un po’ più delicata e ama vivere in una serra o veranda; per riuscire a rifiorire ha bisogno di 12 ore di buio e 12 ore di luce intesa, come avviene ai Tropici. I prodotti specifici (concime liquido in gocce, idratante per il fogliame, substrato specifico) sono fondamentali per conservare la bellezza delle piante.

Terriccio e nutrimento su misura è l’esigenza delle piante tropicali d’appartamento, per le quali occorrono prodotti specifici per piante verdi. Per semplificare le operazioni di concimazione si possono utilizzare le fialette con rilascio a goccia oppure i bastoncini, dai quali il substrato assorbe i fattori nutritivi nell’arco di qualche settimana.

• Cactus e succulente devono subire periodicamente un’operazione di pulizia con un pennellino che asporta la polvere ed eventuali parassiti come la cocciniglia; se l’infestazione è seria, chiedete nei garden un prodotto idoneo.