Premiati in Cina: intervista a Orticola

E’ di pochi giorni fa l’annuncio che la storica Associazione Orticola di Lombardia ha vinto con il suo giardino la medaglia di bronzo in Cina, come partecipante all’International Horticultural Exhibition di Chengdu (Sichuan) in rappresentanza, su invito, della città di Milano. L’allestimento verde riporta, innovandole, le tipiche caratteristiche del giardino storico lombardo, con terrazzamenti, giochi di prospettive e spazi formali, scalinata, statue e nicchie. La grande manifestazione cinese metteva in mostra, su una superficie di ben 24 ettari, 113 giardini realizzati da 32 paesi provenienti dai 5 continenti. Fiori&Foglie ha intervistato Luca Leporati, Dottore Agronomo, Segreteria Scientifica dell’Associazione Orticola di Lombardia e uno dei progettisti, che ci racconta che…


Luca, come è stato creare questo giardino dimostrativo così lontano da casa?
Daniela, non è stato facile. Il progetto ha dovuto tenere conto di una grande area, oltre 1000 mq, e abbiamo avuto a disposizione giusto un pugno di settimane per un allestimento non in piano, con rilievi e pendenze: questi salti di livello sono stati valorizzati con scalini incoronati dalla sagoma del Duomo di Milano e altre soluzioni paesaggistiche utili ad incentivare la scoperta del giardino da parte dei visitatori. Per la parte verde sottolineo l’impiego delle ortensie, come anello di congiunzione tra l’Italia (fanno parte della tradizione di Milano e dei nostri laghi) e la Cina. Si tratta di una pianta profondamente radicata nella tradizione di entrambi i paesi: una varietà di ortensia viene utilizzata per preparare la cerimonia del thè in Giappone: è un patrimonio culturale che Occidente e Oriente hanno in comune.

Da una manifestazione internazionale passiamo ad una locale, dal Sichuan a Milano con la mostra  Orticola: secondo te, come si stanno evolvendo le manifestazioni di giardinaggio?
Orticola cerca di mantenere un’anima verde contagiando con questa le diverse aree di Italia (e anche d’Europa!) e vuole essere spazio di condivisione senza barriere delle esperienze di coltivazione e cura delle piante, creando l’opportunità per i visitatori di confrontarsi con professionisti, i vivaisti, che hanno dalla loro un vastissimo know-how di cui renderli parte. Per questo occorre che le manifestazioni di giardinaggio si svolgano in luoghi facilmente raggiungibili, come Orticola, anche per dare ai visitatori l’opportunità di conoscersi di persona, magari dopo un lungo rapporto virtuale trascorso a parlare in Rete o sui social delle piante che ci appassionano.

Luca, a proposito, dal vostro osservatorio privilegiato di Orticola, come vedi l’italiano medio nel suo rapporto con il verde?
Daniela, per quel che vedo, viaggia con 2 modalità quasi opposte:
c’è lo Sperimentatore, che ha tantissime varietà coltivate con un sesto d’impianto sicuramente non da manuale – tanto è il desiderio di possedere un esemplare, sacrificando anche in parte l’estetica, e c’è la persona formale, che ama siepe squadrate e prato verde, tutto molto ordinato e con pochi cambiamenti durante l’anno.
L’idea ad Orticola è cercare di stimolare, anche in chi ama il verde più classico, la curiosità verso la biodiversità vegetale, accettando un pochino di “disordine in più”, andando verso un giardino naturale che si arricchisca piano piano anche di piante meno comuni.

Hai un consiglio per chi vuole iniziare a sperimentare in tema di piante e fiori?
Proporrei di andare alla scoperta dei “gerani come non li avete mai visti”.
La famiglia delle geraniacee infatti è molto più ricca e intrigante di quanto si pensi e le diverse specie e varietà sono presenti in vivai che hanno cataloghi diversissimi tra loro. Tra Geranium e Pelargonium, vale la pena scoprire pelargoni che hanno delle proprietà farmaceutiche, (P. sidoides contro il raffreddore e influenza), da collezione con le foglie variegate, nani oppure a fiore doppio (un tempo di usavano come boutonnière ai matrimoni) o a forma di bocciolo di rosa (P. ‘Apple Blossom’), persino il sorprendente Pelargonio graveolens che allontana le zanzare, o tante altre varietà dalle foglie profumate. E tra i Geranium, poi, rustici e perenni, meritano di essere ammirate varietà come i G. macrorrhizum, da usare come ricchi tappezzanti nelle aiuole, e poi G. ‘Rozanne’, G. ‘Orion’, anche con foglie che virano a tonalità rosse e arancio come il G. sanguineum e G. wlassovianum.

E in tema di curiosità, sapevi che nel Tirolo, per far superare l’inverno ai Gerani Parigini, era consuetudine conservarli nelle stalle con gli animali? Invece in Inghilterra il Pelargonium graveolens d’inverno decora i tavolini da caffè davanti al camino o anche la tromba delle scale… Tra Gerani e Pelargoni, inaspettatamente troviamo piante che offrono interesse per 365 giorni l’anno. A questo punto, sollecitando lo Sperimentatore che è in noi, vale la pena provarli tutti, quindi appuntamento ad Orticola dall’8 (apertura dei cancelli alle ore 15.00) all’11 Maggio, ai Giardini Pubblici Indro Montanelli, in centro a Milano!

 

Orticola di Lombardia
Associazione non a scopo di lucro nata nel 1865 che opera a favore del verde pubblico, attraverso iniziative e progetti verdi finanziati grazie ai proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso alla mostra omonima, quest’anno alla sua 28° edizione.

Foto Credits:
Aldo Colombo e Aldo Castoldi