Piante anti-bomba: segnalano gli esplosivi

Dopo i cani, usati abitualmente dalle forze dell’ordine, e i topi, oggetto di alcune sperimentazioni, anche le piante potrebbero essere “addestrate” a rivelare la presenza di esplosivi. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Plos One, in cui vengono descritte alcune piante Ogm realizzate dalla Colorado State University che cambiano colore in presenza di Trinitrotoluene (Tnt), l’esplosivo più comune.

I ricercatori hanno ottenuto le piante antiesplosivo aggiungendo all’interno delle foglie una proteina che, in presenza di Tnt, attiva un processo che fa defluire la clorofilla dalle cellule, provocando l’impallidimento della pianta. Al momento il sistema impiega qualche ora a reagire, ma si é mostrato sensibile a un centesimo della quantità del composto chimico pericoloso individuato dai cani. Continua a leggere



Piante e bellezza: l’orchidea “griffata” Clarins

E’ uscito un nuovo prodotto di Clarins. No, non si tratta di una crema per viso o un nuovo struccante, ma di …un’orchidea.  E chissà che l’esempio faccia scuola. L’idea è nata da un’attiva campagna in atto da molti anni nell’azienda francese che, oltre ad utilizzare gli ingredienti dei suoi cosmetici nel rispetto dell’ambiente, si adopera nella protezione della biodiversità e nel sostegno delle fonti rinnovabili. L’orchidea, battezzata Renanthera ‘Clarins Christian & Olivier’, è stata presentata a dicembre 2010 e creata dai Giardini Botanici di Singapore. Continua a leggere



Massaggio con i cactus

Volete regalarvi una vacanza e state pensando ad un soggiorno in una spa, tra piscine e rilassanti trattamenti di bellezza ? Valutate un “salto” in Messico: è lì che troverete l’ultimo grido del benessere, il massaggio con i cactus. Niente a che fare con una tortura modaiola, non temete: le spine vengono accuratamente rimosse prima di utilizzare le “pale” del Fico D’India, il cosiddetto “Nopal” (Opuntia, in termini botanici) per l’Hakali massage. Continua a leggere



Natale con l’anguilla…

L’idea si sfruttare risorse naturali per le attività quotidiane ha assunto un risvolto decisamente inaspettato in occasione delle feste natalizie in Giappone. In particolare dentro l’Enoshima Aquarium, dove qualcuno, tal Kazuhiko Minawa, ha pensato di utilizzare un’anguilla elettrica (o Elettroforo, Electrophorus electricus), pesce originario del Sudamerica, per illuminare l’Albero di Natale… Continua a leggere



L’Albero di Natale più costoso del pianeta è arabo

Il più costoso albero di Natale del mondo non poteva che essere arabo. Si trova infatti ad Abu Dhabi, nella lobby dell’Emirates Palace Hotel, ed è valutato circa 11 milioni di dollari. Si tratta di un albero (foto AFP) artificiale alto 13 metri, decorato con normalissimi fiocchi d’oro e d’argento, palle di vetro e luci bianche, per un costo totale di 10.000 dollari. La valutazione da capogiro è data però dai gioielli che lo ricoprono: collane, orecchini, anelli e bracciali con una profusione di diamanti, perle, smeraldi e zaffiri, forniti per l’occasione da Khalifa Khouri, proprietario della Style Gallery di Abu Dhabi. Continua a leggere