Secondo la ricerca pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze americana (Pnas), nell’ultimo secolo le piante sono riuscite ad assorbire un terzo dell’anidride carbonica (CO2) prodotta dall’uomo nell’intero Pianeta. E per farlo hanno modificato a livello molecolare il loro stesso modo di “respirare” e nutrirsi, ovvero la fotosintesi clorofilliana. La fondamentale ricerca è stata condotta dalle università svedesi di Umea e delle Scienze agricole utilizzando una tecnica di indagine all’avanguardia. Il risultato, vitale da recepire in tempi di Cop21, getta per la prima volta le basi per stabilire una relazione diretta fra comportamento delle piante e cambiamenti climatici, rendendone sempre più evidente l’importanza per noi e per l’ambiente. Continua a leggere
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L’Albero di Natale vero? Adesso si “affitta”
Il classico dilemma di tutti gli anni, Abete vero o Abete finto, si apre ad una nuova alternativa: Albero di Natale vero sì, ma in “affitto”. E’ la segnalazione di Federconsumatori e Abusbef secondo cui si sta diffondendo sempre più la pratica di utilizzare in casa l’Albero natalizio acquistato che poi però si riconsegna in vivaio al termine delle feste. Alcune aziende si impegnano infatti a piantare gli abeti “riciclati”, riconsegnati dai clienti, preservando ambiente e patrimonio paesaggistico: una tendenza che garantisce un risparmio del 44%, assicurano le due associazioni. Continua a leggere
Regioni italiane e Cop21: taglio emissioni -50% entro 2030
Un’Italia più “veloce” degli altri paesi nella lotta concreta al cambiamento climatico puntando su un taglio più importante della C02 prodotta. E’ questo il senso della proposta del WWF approvata da ben 14 consigli regionali: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria con cui si chiede al governo che alla Cop21 di Parigi l’Italia presenti la proposta di ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030, anziché del 40% come concordato su scala europea. Continua a leggere
Albero di Natale in Duomo spelacchiato: gli devono “attaccare” i rami
“Di una bruttezza sconcertante”. “Palo della luce”. “Proprio brutto”. “Malato”. “Orrendo”. “Dove sono gli aghi”. E via di questo passo. La polemica infuria in Rete da quando, qualche giorno fa, chi attraversava piazza Duomo ha assistito all’arrivo del grande abete natalizio tradizionalmente collocato di fronte alla Cattedrale in centro a Milano. L’albero di Natale di quest’anno infatti non appariva granché imponente agli osservatori: i rami della conifera erano presenti solo in cima, mentre lungo il tronco erano corti e spogli. Una ben magra figura per il simbolo di una sentita festa che per la prima volta dopo 7 anni di crisi sta regalando lievi cenni di ripresa economica. Ovviamente le foto hanno fatto il giro della Rete e in primis dei social: il post dedicato al tema dal Comune di Milano ha fatto così il pieno di commenti ironici, mentre “Il milanese imbruttito” non si è fatto certamente scappare l’opportunità per il paragone con quello del 2012, considerato nettamente superiore. Continua a leggere
Quest’anno al sud si addobba l’Ulivo di Natale
Di questi tempi in cui si parla tanto della strage degli ulivi nel Salento a causa della xylella, il batterio che li ha colpiti, c’è diffusa la voglia di far capire quanto questo albero significhi per la tradizione italiana. Qualcuno al sud ha dunque pensato di proporre l’ulivo, al posto dell’abete, come albero di queste feste. Decorazioni d’ordinanza dunque, tra luci, lustri e palline, ma con protagonista un albero fortemente simbolico: l’ulivo natalizio.
L’idea è dell’associazione “Made in Taranto” che ha invitato tutti i cittadini del capoluogo pugliese – dai commercianti, imprenditori, artigiani ai semplici cittadini – ad ‘adottare’ un ulivo da addobbare per il periodo festivo. La proposta è simpatica e intelligente poiché, a differenza di quello che accade spesso agli abeti, il cui destino alla fine del Natale è spesso la pattumiera, l’ulivo al sud ha senso anche dopo le feste. Continua a leggere
Cop21, l’inquinamento ha accorciato la vita di quasi 85mila italiani
Record italiano, ma di quelli di cui non si può vantarsi: l’Italia detiene l’angosciante record delle morti premature in cui l’inquinamento ha un ruolo certo. I dati, assolutamente spaventosi, arrivano dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) con numeri che fanno effetto. In tutto, si tratta di 84.400 mila vittime premature causate nel solo 2012, di cui quasi 60mila dovuti alle micropolveri sottili. E nello Stivale l’area più colpita è la Pianura padana, là dove, a causa della geografia del territorio, l’inquinamento dell’aria stagna per mancanza di vento. Continua a leggere
Cop21a Parigi: si apre oggi la Conferenza globale sul Clima
Circa 150 capi di Stato e di governo in rappresentanza di 195 Paesi si confrontano a partire da oggi su cosa si deve fare, a livello mondiale, per contrastare il cambiamento climatico che le azioni umane stanno creando nel pianeta. L’obiettivo della XXI Conferenza Onu sul clima, presieduta dal ministro francese degli Esteri Laurent Fabius, che si terrà a Le Bourget, appena fuori ad una Parigi blindata e tesa, è raggiungere un accordo vincolante firmato da tutti i paesi che fissi azioni concrete entro venerdì 11 dicembre, giornata conclusiva dell’evento. Grande pressione sui leader: la richiesta alla Cop21 di segnare una vera svolta è stata, per tutto il weekend, al centro dei 2300 cortei organizzati in tutto il mondo. I segnali però dicono che l’idea di un trattato internazionale continua ad essere invisa da molti stati, soprattutto all’America, che del resto non aderì nemmeno al protocollo di Kyoto del 1997. Continua a leggere