Rubato a Cassino (Frosinone) l’Albero della Legalità, una giovane pianta messa a dimora solo 48 ore prima in occasione dell’intitolazione dei giardini del tribunale alla memoria di Peppino Impastato, assassinato nel 1978 a causa del suo attivismo contro la mafia siciliana. “Un gesto inqualificabile – commenta il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone – che va condannato e classificato come incivile e irriguardoso. Sono veramente dispiaciuto anche per il valore, non soltanto simbolico, che l’albero aveva, soprattutto mi ritengo indignato perché si tratta di un atto di vandalismo che, purtroppo, traccia un quadro poco edificante circa il livello culturale e civile di alcuni nostri concittadini e che non fa onore alla città”. Anche l’assessore alla Cultura, Danilo Grossi, esprime tutta la sua indignazione: “Allarma il fatto che zone contigue alla centralissima Piazza Labriola – dice – il fine settimana diventino aree senza controllo, dove tutto è consentito. Proprio in quest’ottica è nato il progetto ‘Io non ho Paura’ che si pone l’obiettivo di sensibilizzare le persone verso il tema della legalità”.
Se non fosse tragico, sarebbe comico: neanche un albero è più al sicuro, di questi tempi…!