In molti Paesi occidentali è proibita, ma in Perù l’esperienza con l’Ayahuasca, detta Droga di Dio, si sta trasformando in un vero e proprio business e persino in un motore per la salvaguardia della foresta e dei popoli indigeni dell’Amazzonia. Così, mentre nella selva di Iquitos aumentano gli arrivi di turisti da Europa e Stati Uniti in cerca di illuminazioni mistiche ed avventure psicotrope, nei villaggi indigeni fioriscono offerte a buon mercato e pacchetti all-inclusive, nel segno dell’ayahuasca, estratto vegetale ottenuto bollendo liane della specie Banisteriopsis. L’Ayahuasca è da sempre utilizzato dagli sciamani e dai curanderi amazzonici e della cordigliera delle Ande per i riti di visione e comunicazione col divino.