“Se hai due monete, con una compri il pane, con l’altra, rose per il tuo spirito”: così diceva un saggio persiano. La rosa è dunque sempre stata qualcosa per cui valeva la pena pagare profumatamente, quasi un bisogno, più che un orpello di bellezza. Con questo riconoscimento si apre il discorso della madrina del Concorso delle Rose Nuove di Monza, la scrittrice Valeria Montaldi. Ma nulla di poetico c’è stato ieri nell’ardua competizione delle rose che quest’anno è stata particolarmente dura, sia per coloro che hanno presentato le proprie nuove varietà, sia per le piante stesse. Ecco perché e come è andata. Ma ve lo dico subito, per gli italiani davvero poca gloria… Continua a leggere