Andar per giardini: quest’estate in vacanza facciamo Garden Tourism!

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Il giardino delle Tuileries a Parigi, fra il Louvre e Place de la Concorde

Chi ama la natura non può perdere l’opportunità di sperimentare una forma particolare di turismo, quella dedicata ai giardini e ai grandi parchi paesaggistici. E’ il Garden Tourism o Turismo verde. Questo tipo di vacanza permette di riscoprire straordinarie bellezze di arte, cultura, storia e natura e consente di vedere il nostro ed altri paesi con occhi diversi, percorrendo rotte turistiche insolite, tranquille e affascinanti sotto ogni aspetto. E chi vorrà spingersi in Europa e nel mondo potrà ammirare l’interpretazione di altre culture, visitando collezioni botaniche assolutamente uniche. I luoghi, sempre molto piacevoli, rilassanti e accoglienti, sono indicati anche per chi ha bambini di ogni età, ai quali viene così offerta un’importante possibilità per conoscere, divertendosi, un contesto ricco di sorprese fiorite, di animali e di insetti. Ma come organizzare al meglio la visita ad un parco o un giardino? Ecco i consigli degli esperti di Viridea, da leggere con la valigia in mano! Continua a leggere



Green da salotto addio, il verde punta al motore Italia

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Spesso il verde è un tema da salotto, quello di cui si parla all’ora dell’aperitivo con uno champagnino in mano. Non può essere così. Bisogna cambiare paradigma”. E’ questa la netta dichiarazione con cui l’On. Borghi ha aperto il suo discorso al Convegno per la presentazione dei disegni di legge sul verde – uno dei quali a sua firma – tenutasi a Montecitorio mercoledì 6 luglio. Se intorno al Colosseo c’è degrado e un traffico ossessivo, ha spiegato Borghi, non diventa bello il traffico ma diventa brutto il Colosseo. Questo esempio dimostra quanto si stia allargando il focus delle nuove proposte di legge per il verde che, sollecitate dal settore del vivaismo, stanno in realtà “contagiando” in positivo tantissimi altri ambiti, includendo l’ambiente nel suo senso più vasto, a partire dalle città con i suoi alberi all’edilizia, ai condomini, al verde pubblico fino alla salute, all’energia, al riscaldamento globale, al paesaggio e al consumo di suolo. Continua a leggere



E’ ufficiale, oggi nasce il giardiniere professionista italiano

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E’ nato ieri il giardiniere professionista italiano: con l’approvazione del Senato, nel Belpaese finalmente la figura di chi si occupa e manutiene il verde per mestiere è stata riconosciuta giuridicamente a livello nazionale. Per fare l’avvocato ci vuole una laurea, per fare il medico pure, per fare l’insegnante anche. Ma per fare il giardiniere fino ad ora in Italia non ci voleva nulla: la scelta di prepararsi e fare corsi specialistici nelle scuole dedicate era affidata alla volontà del singolo. Da ieri non è più così: l’idoneità professionale del costruttore e manutentore del verde è stata approvata. Una nuova dignità sancita per un lavoro che in molti considerano da sempre un hobby. Cosa dunque sarà necessario da adesso in Italia per potersi definire giardinieri professionisti? Continua a leggere



La rosa gialla perfetta è extracomunitaria: viene dall’Inghilterra!

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Brexit o non brexit, non c’importa: una tra le più belle rose gialle mai create è opera di David Austin, che nel secolo scorso riuscì nell’intento di combinare le forme dei fiori e i profumi delle rose antiche con la gamma di colori e la rifiorenza delle rose moderne. Diede vita così ad una nuova classe di rose, le rose inglesi, appunto. E tra tutte la ‘Graham Thomas’ si distinse subito, vincendo l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society ed entrando nella Hall of Fame della World Federation of Rose Societies. Di questa meravigliosa rosa gialla ci parla la nostra esperta Elisabetta Pozzetti per la rubrica “Rose Perfette“: e dopo averne letto, sarà difficile fare a meno di questa rosa color dell’oro! Continua a leggere



Brexit? “I giardini inglesi che se li tengano, tanto sono passati di moda”

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Con questa frase lapidaria Mimma Pallavicini, giornalista del verde di lungo corso, commenta a caldo la Brexit, l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea. La notizia che ha scioccato i mercati – con una sterlina che ora viaggia in picchiata – e che è esplosa sui media increduli di un risultato dato per impossibile fino a ieri, sta maturando ripercussioni in tutti gli ambiti, anche in quello del verde. Gli inglesi, “pollici” per antonomasia, faro di civiltà nell’ambito della cultura del verde, sono da oggi extra-comunitari. Ma poco male, secondo la Pallavicini, tanto i loro giardini – dichiara serafica – sono passati di moda: fermi al periodo vittoriano, attenti solo all’estetica di specie rare e abbinamenti da designer, i giardini inglesi non rappresentano più un riferimento. “E’ tempo di guardare altrove, ai giardini tedeschi per esempio, dove si parla di sostenibilità ed ecologia”. Continua a leggere



La rosa più blu che c’è è ‘Rhapsody in Blue’

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Ebbene sì, la rosa più blu che esiste attualmente è… viola! Ma tra tutte, la rosa ‘Rhapsody in Blue’ che vi proponiamo per questa puntata di Rose Perfette, la rubrica di Fiori&Foglie con l’esperta Elisabetta Pozzetti, è quella che più si avvicina al sogno proibito: non a caso nel linguaggio dei fiori di epoca vittoriana la rosa blu significava il raggiungimento dell’impossibile, e forse è questo ciò che maggiormente affascina l’uomo in questa sua ricerca. Lasciamo dunque l’arduo compito all’ingegneria genetica, che per ora ha prodotto al massimo la rosa ‘Suntory’ – che blu ancora non è, dimentichiamo le rose bianche del fiorista a bagno nel colorante blu con risultati inquietanti, e immergiamoci nel mondo delle molte varietà dai colori magenta, lilla, lavanda, malva, violaceo con una testimonial floreale d’eccezione, la rosa ‘Rhapsody in Blue’, che al colore insolito unisce (cosa rara) molti altri pregi interessanti: intrigati? Seguiteci! Continua a leggere



Come sarà la rosa del futuro? Senza spine e con “l’occhio”

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Tra le novità inglesi c’è la rosa ‘Roald Dahl’, con poche spine

Senza spine, a sviluppo contenuto e dai colori insoliti: forse saranno così le rose in futuro. Di varietà di rose ne vengono create centinaia ogni anno, grazie ad un certosino lungo e costoso lavoro di incroci. E’ il mestiere dell’ibridatore di rose, qualcosa che in Italia abbiamo purtroppo ridotto ai minimi termini ma di cui abbiamo qualche esponente coraggioso come Davide Dalla Libera, Rose Barni e pochi altri.  Continua a leggere