Gli obiettivi? Cantieri abbandonati, siti in disuso, zone dismesse. Le armi? “Flower bombs” (sacchetti di carta di giornale umida con semi di piante da fiore), piantine da talea o alberelli disseminati spontaneamente, il tutto piantato nelle aiuole più anonime della città, al grido di “Guerra ai decespugliatori” (comunali). Se sopravviveranno alla stagione, l’attacco del Guerrilla Gardener avrà avuto pieno successo 😉 Continua a leggere