Un tavolino con due poltroncine in vimini: dietro, un muro spoglio. Quante volte ci siamo trovati a pensare che quello sfondo così brutto non rende giustizia al nostro angolo verde? Appenderci delle cose potrebbe essere una via, ma rimane sempre poco ordinato… E allora ecco l’idea: metterci un poster! La cosa è semplice: arrediamo il nostro spazio fuori pensandolo un po’ come se fosse un “dentro”: una parte della casa a tutti gli effetti, che vogliamo rendere bella e accogliente quanto un salotto all’aria aperta. Ancora meglio: perché non rendere il poster “parte” del nostro ambiente? Integrandolo perfettamente nel contesto che gli daremo, non sarà neanche più una decorazione. Diventerà un vero scorcio alternativo! Continua a leggere
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Coloriage, la magia dei fiori in punta di matita
Forse non sono belli quanto i fiori che produce madre natura, ma possono trasmettere una gioia e una soddisfazione grandissima: si dice che sappiano addirittura curare lo stress e alleviare la fatica del vivere quotidiano. Sono le creazioni che nascono dai pattern da colorare con matite e pennarelli, proposti da numerose case editrici italiane e straniere sotto forma di splendidi libri e quaderni (in francese si chiamano Cahier de Coloriage), reperibili facilmente nelle grandi librerie o nei negozi virtuali della Rete. Il fatto di ritagliare nella giornata un po’ di tempo e dedicarlo a riempire con piccoli tratti di colore le tessere da cui sono composti questi particolari disegni contribuisce a creare quel momento di silenzio mentale e di riposo interiore che si raggiunge ad esempio attraverso la meditazione o, per chi è credente, con la preghiera. Si parla in effetti di Art Therapy, visto che la scelta dei colori e l’interpretazione dei disegni lascia grande spazio alla creatività individuale e genera un risultato finale comunque di grande effetto. Un’amica di Fiori&Foglie, Raffaella Martinotti, ci racconta la sua esperienza piena di magia con i boschi e gli alberi di carta dei Quaderni da Colorare, ma vi avverto: dopo aver letto, poi sarà difficile resistere alla lusinga di provare 😉 Continua a leggere
Relax a chilometro zero alla scoperta della natura nascosta in città
Mini vacanze in città alla scoperta degli angoli di natura verde gelosamente nascosta tra vie, piazze, cortili e palazzi. Qualche giorno per riprendersi dallo stress con un occhio al risparmio, programmando del relax a chilometro zero: è questo il nuovo turismo metropolitano che sfida la crisi. E per chi cerca la natura in città, ci sono gli itinerari green, in bici o a piedi, e persino passeggiate meditative. La scelta è insospettabilmente vasta sia a Milano che a Roma, entrambe ricchissime di destinazioni verdi spesso trascurate o insospettabili: nella capitale del business, piccoli e grandi giardini da scoprire persino in pieno centro, mentre a Roma preziosi alberi la fanno da padrone, spesso vetusti e imponenti, in parchi dove si respira il fascino della storia. E il mese di ottobre è perfetto per visitare questi luoghi: stanno arrivando i colori e i frutti dell’autunno e le piante, che hanno ancora le foglie, sfoggiano la loro bellezza più romantica… Continua a leggere
Foto di fiori in ospedale per stare meglio
L’iniziativa è ristretta a due strutture ma interessante. Segue un filone già in movimento da qualche tempo che indica nel verde delle potenzialità “curative” legate all’aumento del benessere del paziente nella sua sede di degenza, resa più piacevole da piante, fiori e riposanti spazi all’aperto. In questo caso la piacevolezza di due ospedali, gli Istituti Regina Elena e San Gallicano di Roma, si lega ad una mostra fotografica in omaggio al Giappone, ad ideale sostegno nel momento drammatico che il grande paese sta attraversando. I 26 scatti realizzati da Adriano Sivori e Massimo Gasbarra mettono in luce lo splendore dei suoi ciliegi in fiore, che è tradizione ammirare lungo i viali delle città giapponesi a primavera, e le calde tinte degli aceri ornamentali, ormai classico oggetto del desiderio dei “cacciatori” di foliage autunnale. Le fotografie resteranno nell’atrio principale degli Istituti fino al 9 maggio e saranno poi collocate nelle aree di attesa della diagnostica strumentale.
Se l’idea facesse scuola, non sarebbe affatto male: rendere più “umano” un corridoio o una stanza di ospedale aiuterebbe sicuramente i pazienti a non deprimersi durante l’obbligatorio soggiorno per malattia, dando così impulso ai meccanismi di guarigione del corpo.