Fiori e sangue: la guerra a Damasco uccide anche le rose

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Il suo profumo è leggendario, ma ora si mischia con il fumo acre delle esplosioni in una città martoriata da una lunga guerra. La rosa di Damasco, coltivata nei campi e parte profonda della cultura siriana, sta accusando l’assenza delle famiglie che se ne prendevano cura. Petalo per petalo, al fine di estrarre la preziosa essenza,  la rosa damascena veniva raccolta a mano all’alba. Frutto di duro lavoro,  dai sacchi di delicati petali si distillano olii essenziali, cosmetici, terapeutici e acqua di rose, che in tutto il Medioriente viene utilizzata come bevanda rinfrescante, aroma per i dolci, aggiunta negli incensieri delle moschee e usata per augurare buona fortuna ai matrimoni. Ma coloro che raccoglievano le corolle adesso fuggono dalla guerra verso altri paesi: impossibile occuparsi delle rose nei campi martoriati, senza alcun riparo dalle bombe. Continua a leggere



La rosa di Paestum

I fiori dei rosai antichi sono piuttosto diversi dalle rose moderne così come siamo abituati a vederle, sia come forma della corolla, sia per il portamento e spesso per le dimensioni importanti dell’arbusto. Si tratta dunque di rose molto speciali, alcune difficili da trovare in commercio, altre semplicemente sconosciute ma che contano una schiera di appassionati impressionante. Giovanna Motta, che la coltiva, ci racconta la storia della rosa damascena bifera, favolosa rosa antica dal profumo inebriante. Continua a leggere