A quasi un anno dalla delusione di Copenaghen sul riscaldamento globale, la decima conferenza della Convezione Onu sulla biodiversità (Cop10) di Nagoya produce un accordo senza precedenti sulla tutela ambientale avendo per riferimento la protezione di biodiversità ed ecosistemi, con la condivisione più equa dei benefici tra Paesi avanzati e in via di sviluppo. I 193 delegati hanno concordato di lavorare alla protezione di almeno il 17% delle aree di terra e il 10% degli oceani per il 2020: obiettivi meno ambiziosi nel confronto con le ipotesi auspicate ma che rappresentano un ottimo punto di partenza per il vertice di Cancun che tra un mese circa sarà chiamato a discutere lo schema post-Kyoto. Continua a leggere