Spugne vegetali fai-da-te

In pieno trend ecologico, molti di noi stanno scoprendo tante soluzioni per creare e produrre oggetti che normalmente siamo abituati a comprare al supermercato. Un’esperienza simpatica può essere quella di fare in casa le nostre spugne da bagno, coltivando durante i mesi caldi un tipo di zucca, la luffa cylindrica (o  luffah o loofah), originaria dell’Africa. Crearle è semplice, facile e il prodotto è del tutto naturale. Curiosi? Ecco come fare!

La luffa è utilizzata da molti anni nei paesi tropicali, dove è stata esportata molti anni fa, come in Brasile (“bucha vegetal”). I semi si possono trovare direttamente online in Rete. In Italia possiamo seminarli a inizio primavera, nel mese di marzo, affinché la pianta abbia il tempo di completare il suo ciclo produttivo: fiorisce da giugno ad agosto e si raccoglie da settembre in poi, compatibilmente con il clima. I semi daranno vita ad un rampicante di crescita veloce e vigorosa dai bei fiori giallo vivo a campanella a cui seguiranno frutti simili a grossi cetrioli dalla polpa fibrosa. Lasciati sulla pianta i frutti giungeranno a piena maturazione: la buccia, all’inizio di un bel verde lucente, diventa scura e coriacea. A quel punto il frutto può essere raccolto.

Il procedimento è molto semplice. Si spella bene il frutto asportando totalmente la buccia (che può finire nel compostaggio) anche semplicemente con le mani, si asportano i semi grossi e neri e si lava l’interno con un forte getto d’acqua che elimini i residui di polpa. A questo punto si lascia seccare il frutto al sole fino a farlo essicare del tutto. Diventerà leggero ed elastico e il reticolo interno ne manterrà la forma e la morbidezza. A questo punto potrà essere utilizzato come spugna da doccia oppure per lavare i piatti. Le spugne di luffa, ipoallergeniche e biodegradabili, possono essere anche sagomate o lavorate per ottenere guanti per lo scrub ma la Rete è colma di suggerimenti affascinanti, che vanno dal saponi con luffa all’interno all’utilizzo della luffa come materiale per riempire cuscini o per creare ciabattine da bagno.

La luffa è in realtà al centro di molte ricerche per il suo sfruttamento. Elsa Zaldívar, una ragazza paraguayana, ha vinto il Premio Rolex 2008 per la sua invenzione: costruire le case con “muri” di luffa mischiata a plastica riciclata. Ne deriva un materiale assai robusto e leggero che può essere prodotto a basso costo e utilizzato nell’edilizia.

Altre informazioni in Rete:
L’articolo su Lerboristeria.com della Dott.ssa Multineddu
I semi acquistabili online: Ifioridelbene.com con un video molto ben fatto.