Un albero per ogni bebé: risorge la “legge fantasma”?

Eh sì, secondo una proposta di Francesco Rutelli divenuta legge n.113 nel lontano 1992, ogni comune d’Italia, in collaborazione con le regioni e il corpo forestale, è tenuto a piantare un albero per ogni neonato entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica del bebé. Addirittura entro 15 mesi dalla stessa data, il certificato di nascita dovrebbe riportare l’esatta ubicazione della nuova pianta. Facile a dirsi e praticamente impossibile a farsi, questa norma ha finora richiesto un’iter a dir poco spaventoso nel Bel Paese della super burocrazia, per non parlare dei fondi necessari, che al di là dell’acquisto e dell’impianto, dovrebbero prevedere la manutenzione delle alberature. E ovviamente nessuna penale è stata prevista per i comuni inadempienti. Ma sembra che qualcosa si stia muovendo.

Proprio in questi giorni il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge, firmato Prestigiacomo, che non solo impone ai comuni l’adempimento della legge 113,  addirittura abbreviando i tempi – la messa a dimora dell’albero deve avvenire entro 30 giorni, non un anno – ma istituisce anche la “Giornata nazionale dell’Albero”, fissata per il 21 novembre. Il disegno di legge prevede inoltre che rientrino, nei contratti di sponsorizzazione per le amministrazioni pubbliche, le attività “finalizzate a favorire l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo delle città” oltre a “interventi di forestazione urbana, adozione di un’area per un periodo di tempo al fine di provvedere alla sua valorizzazione, manutenzione di aree verdi, versamento di somme di denaro da destinare alle predette attività”.

”Gli alberi – spiega il ministro dell’Ambiente che ha proposto il ddl – non sono solo essenziali elementi di arredo ecologico per le nostre città ma anche grandi fornitori di servizi ambientali. Un singolo albero, infatti, è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg di emissioni di CO2 all’anno. Inoltre, gli alberi riducono l’inquinamento acustico e possono farci risparmiare sino al 10 % del consumo energetico”.