Ok, esausti dalla fatica, siete felicissimi siano arrivate le piogge dell’autunno perché quest’estate, grazie al caldo africano, l’avete trascorsa a bagnare il giardino e l’orto giorno e notte. Se è questo il vostro mood, valutate per il prossimo anno di fare meno fatica grazie ad una tecnica molto antica ma assolutamente preziosa: utilizzando le olla o olle, magari in una loro versione “fai-da-te”. Cosa sono le olle? Olla è un termine latino che definisce un particolare tipo di contenitore o orcio in terracotta (per estensione ollas in spagnolo significa pentole), panciuto e dotato di coperchio, molto in uso presso i Romani. Nel nostro caso, l’idea è quella di… seppellirle in giardino!
OLLE: COME FUNZIONANO
Questa specie di anfora era usata sì per cucinare, ma anche per irrigare, facendo da riserva d’acqua. Grazie al materiale di cui sono fatte, la terracotta – che traspira l’acqua che contiene poiché non erano smaltate né all’interno né all’esterno – le olle si prestavano perfettamente ad essere interrate vicino alle piante in modo che solo l’imboccatura sporgesse appena dal terreno. Venivano dunque riempite d’acqua: la piccola riserva idrica (contenevano qualche litro) trasudava dalle pareti delle olle direttamente nel terreno intorno, raggiungendo le radici assetate.
TECNICA OLLA: PERCHE’ USARLA
Perché queste anfore interrate sono utili? Perché riempiendole con regolarità, avrete modo di annaffiare meno spesso. Inoltre le piante, accorgendosi della comoda “fonte” nei loro pressi, allungheranno le radici in modo da attingervi ogni volta che hanno bisogno, senza attendere il vostro intervento manuale: cresceranno dunque meglio, come se fossero collegate ad un ben più costoso impianto di irrigazione. La tecnica che impiega le olle è tornata in auge perché permette di risparmiare l’acqua, preziosa risorsa naturale da utilizzare senza sprechi.
OLLE NO, BASTANO I VASI
Le olle sono in commercio: in Rete troverete siti e negozi che le vendono. Ma acquistarle non occorre: si possono costruire. E non è niente di complicato: basta usare comuni vasi in terracotta non smaltati che si trovano in vendita a pochi euro in qualunque garden o vivaio. Una volta stabilita la dimensione, acquistatene due identici e un sottovaso molto piccolo che faccia da coperchio per il foro che userete per rabboccare. Cominciate sigillando bene il buco sul fondo di uno dei due vasi con un tappo di sughero o dei cocci e un po’ di silicone. Lasciate asciugare. Ora incollate i vasi tra di loro con del silicone (meglio quello specifico resistente all’acqua come quello da acquario per esempio) facendo aderire perfettamente i bordi. Fate asciugare una notte. La vostra olla fai da te è pronta da …seppellire 😉
VASI D’ACQUA SOTTO TERRA
A poca distanza dalle vostre piante, seppellite le vostre olle fai-da-te in modo che l’imboccatura sia a livello del terreno (se invece preferite che sporgano in modo più visibile, mettete un po’ di smalto sui bordi dell’imboccatura per evitare l’evaporazione). Riempitele d’acqua fino all’orlo e poi coprite il foro con il piccolo sottovaso. Nei giorni a venire ogni tanto controllate a che livello è l’acqua all’interno, così da farvi l’occhio su quando occorre riempirle di nuovo. Questo dipende molto dalle condizioni atmosferiche: le piante consumeranno più acqua se fa caldo, meno se fa fresco. Ma osservando il livello delle vostre olle, capirete le loro necessità e vi regolerete di conseguenza… senza la fatica dell’irrigazione continua e assidua. E potrete godervi molto di più il vostro spazio verde 😉