Non è una novità che gli scienziati abbiano accertato una funzione utilissima delle piante nelle nostre abitazioni, negli uffici, a scuola e nei locali pubblici: si tratta della capacità di certe specie (per esempio l’Anthurium, la Dracena, la Dieffenbachia e parecchie altre) di depurare l’aria degli spazi chiusi, unendo questa preziosa virtù alla loro bellezza. Pochi anni fa un team di scienziati del Dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Parma ha individuato alcune specie di piante da interni (tra cui la Stella di Natale) particolarmente brave in questo compito: ne abbiamo parlato con gli esperti di Viridea, ed ecco le interessanti indicazioni che ci hanno dato!
COME FUNZIONANO LE PIANTE MANGIASMOG
Incamerando l’aria che ci circonda attraverso le loro foglie, alcune piante tropicali molto diffuse nelle nostre case hanno la proprietà di assorbire sostanze inquinanti tossiche che sono presenti nell’aria senza che ce ne accorgiamo: dall’anidride solforosa al biossido di azoto, dalla formaldeide a diversi tipi di solventi tossici, fino alle famigerate polveri sottili (pm10) e all’anidride carbonica (CO2), che affliggono le nostre città soprattutto nel periodo autunnale e invernale. Sembra incredibile ma queste piante non vengono affatto danneggiate dall’assorbimento di tali fattori inquinanti: essi vengono infatti assimilati dalle foglie attraverso minuscole aperture dette stomi. Grazie ai processi del metabolismo vegetale, vengono accumulati in aree speciali collocate nelle pareti cellulari… e lì rimangono, senza causare problemi alle piante. Il loro metabolismo riesce infatti a confinare queste sostanze, in forma di molecole, in una sorta di deposito ben isolato dal resto dell’apparato vegetale e che non verrà mai riaperto.
VELENI IN CASA E IN UFFICIO
Questo fenomeno naturale rende le piante d’appartamento in grado di abbattere sensibilmente la quantità di inquinanti presenti nell’aria che respiriamo ogni giorno anche tra le mura domestiche o quando siamo al lavoro, con il risultato di ottenere un ambiente molto più salubre. Gli appartamenti e gli uffici sono infatti ambienti dove l’aria è spesso inquinata, perché contiene sostanze nocive come benzene, toluene, xylene e monossido di carbonio, causate dal traffico, dagli impianti di riscaldamento e dall’industria. A esse si aggiungono quelle rilasciate da rivestimenti, moquettes, mobili ed elettrodomestici. Solventi, colle e altre sostanze rilasciano vapori tossici e i detersivi sprigionano particelle allergogene. Negli uffici ci sono anche le esalazioni dei toner di stampanti e fotocopiatrici. Tutte queste fonti di inquinamento negli ambienti chiusi sono causa di problemi di salute noti come “sindrome dell’edificio malato” o SBS (Sick Building Syndrome), che provoca cefalee, affaticamento, fastidi alle vie respiratorie. Per combatterla è dunque consigliabile coltivare un buon numero di piante, meglio se del tipo più idoneo per l’azione antismog.
PIANTE MANGIASMOG: ECCO LE MIGLIORI
Pochi anni fa un team di scienziati del Dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Parma, attraverso una serie di sperimentazioni, ha individuato alcune piante da interni particolarmente efficaci come “mangiasmog”. Tra esse ci sono la Dracena, efficace nell’assorbire benzene, tricloroetilene e toluene, sostanze emesse dai motori e da alcuni detergenti; lo Spatifillo (Spathiphyllum) che è una specie di asso pigliatutto nei confronti delle sostanze tossiche: ammoniaca, formaldeide, xylene, toluene, tricloroetilene non resistono a lungo nell’aria se nella stanza sono presenti due o tre esemplari di questa pianta. Il Croton possiede la capacità di assorbire quantità rilevanti di formaldeide, il falangio o Clorofito (Chlorophytum) è una delle piante più efficaci contro formaldeide, xylene e benzene. Inoltre assorbe il monossido di carbonio emesso da caldaie, fornelli e stufe e il toluene di alcuni prodotti detergenti. La Sansevieria (o Sanseveria) combatte vari fattori tossici, in particolare quelli emessi da toner e inchiostri di stampanti e dalle colle della carta da parati. E persino la bella Stella di Natale è nostra alleata per avere aria più pulita in casa e ufficio: assorbe efficacemente la formaldeide, spesso presente nei mobili laminati e in alcune colle usate in edilizia.
PIANTE ANTISMOG – il consiglio di Viridea
• Il Ficus benjamina, così diffuso nelle nostre case, assorbe formaldeide e benzene, ed è attivo anche contro il fumo di sigaretta. Per coltivarlo al meglio scegliete una zona molto luminosa e collocate sotto il vaso un sottovaso con biglie di argilla immerse in un velo d’acqua. Concimatelo ogni 20 giorni in inverno e ogni 10 giorni in primavera-estate.
• L’Anturio dalle brattee (foglie trasformate) a forma di cuore, rosse, rosa o verdi e screziate, assorbe l’inquinamento da benzene e formaldeide. Sta bene in un vaso non grande: se ben irrigato e concimato, in un contenitore piuttosto piccolo si ottiene un maggior numero di brattee colorate.
• La Stella di Natale dal buon potere depurativo rimane bella a lungo se ha tanta luce e se viene spesso vaporizzata con acqua sul fogliame, per conservare elevata umidità ambientale.