Il “ciliegio d’inverno”: un anticipo di Natale in giardino

In questi mesi è un must in tutti i vivai, per le sue allegre bacche a pallina di cui si riempie proprio in questo periodo. Vederlo in effetti mette subito allegria e fa pensare all’albero di Natale che saremo impegnati a decorare fra breve. Il solanum capsicastrum, questo il suo nome botanico, con i ciliegi però non ha niente a che fare. E’ invece un parente di pomodori, peperoni, patate e melanzane. Però non si mangia… Insomma, è un tipetto curioso e festaiolo 😀

Il “ciliegio d’inverno” cresce come un piccolo arbusto che arriva a circa 70cm di altezza e questo consente di tenerlo molto bene in vaso. Si presenta sia con la foglia verde che con quella variegata. Molto ramificato, da giugno in poi, fiorisce con corolle piccole e poco vistose che danno vita in autunno alle bellissime “ciliege” che nascono verdi, poi diventano giallo-arancio e infine rosse: sulla pianta dunque ci sono contemporaneamente frutti di tutti i colori! Come dicevamo però, non si mangiano perché sono velenosi, sia per i bambini che per gli animali, quindi occorre educare entrambi a non toccare la pianta (e di questo il solanum vi ringrazierà!).

Di solito si consiglia di coltivare il solanum capsicastrum all’esterno nei mesi caldi e, dove durante l’inverno gela, di ritirarlo in casa. Per essere certi che superi l’inverno, essendo una pianta perenne, che dunque vive a lungo, questa precauzione ha senso. In effetti le sue origini sono tropicali: non è dunque abituato alle temperature del Nord Italia. Ma se abitate in regioni in cui il freddo non dura a lungo oppure avete un angolo soleggiato e molto riparato, provate a tenerlo fuori, magari in mezzo a piante sempreverdi, senza spaventarvi se perde le foglie o secca qualche rametto. E’ più resistente di quanto si creda e ha buone possibilità di sopravvivere.

Se invece preferite non rischiare,  ritiratelo in casa ma ricordatevi che soffre l’ambiente casalingo invernale, dove spesso reagisce male all’aria secca indotta dal riscaldamento e alla poca luce. In questa fase di passaggio quindi, tenete umido il terriccio e cercate per lui una posizione vicino alla finestra. L’ideale è rinvasarlo se l’avete comprato in vasetto piccolo: per farlo usate metà terriccio per acidofile (quello per le azalee e i rododendri che si trova nei garden) e metà di quello universale mischiato ad un pò di sabbia.  Quando le bacche si seccheranno, toglietele e diminuite leggermente le innaffiature. Attenzione al ragnetto rosso, che può attaccare le foglioline scolorendole con le sue micro-punture: in questo caso intervenite subito con un buon acaricida. A primavera le foglioline ricominceranno a crescere e per molti anni avrete un amico fedele che allieterà il vostro Natale in anticipo!