Era il quinto albero più vecchio del mondo. Ora del ‘Senatore‘, il cipresso calvo delle Paludi (Taxodium distichum) vissuto per tremila e 500 anni che si trovava nel Big Tree Park, in Florida, resta solo un grande tronco bruciacchiato. Per gli investigatori si fa sempre più strada l’ipotesi che a distruggere l’enorme albero alto oltre cinquanta metri – che già nel 1925 era stato in parte danneggiato da un uragano – sia stato un incendio di natura dolosa.
Secondo quanto riportato dal giornale locale Orlando Sentinel, ‘il Senatore’ sarebbe bruciato per diverse ore – nella notte tra domenica scorsa e lunedì – prima che i pompieri riuscissero ad arrivare vicino alla base dell’albero per spegnere le fiamme. Ormai però era troppo tardi per salvare il vecchio cipresso, che costituiva l’attrazione principale del Big Tree Park di Longwood, a nord di Orlando.
Anche se non ci sono ancora prove a sufficienza per dimostrare che si è trattato di un reato volontario, il portavoce della Florida Division of Forestry, Mike Martin, ha detto che secondo le ricerche svolte finora pare che qualcuno abbia prima preparato una piccola pila di rami secchi e detriti alla base dell’albero, quindi abbia appiccato il fuoco. A rafforzare la pista dell’incendio doloso, secondo gli esperti, c’è anche il fatto che nella notte non ci sono stati fulmini, e vicino all’albero non passavano linee elettriche. La notizia certo lascia interdetti: come si può appiccare fuoco ad un essere vivente così maestoso e antico? Con la vigliaccheria di chi sa che la sua vittima non potrà reagire per difendersi?