Piante e zanzare, una sfida difficile

“MALEDETTE ZANZARE!” E’ questa l’imprecazione che ci verrà spontanea, a breve, quando incontreremo le eterne nemiche dell’Italia estiva: le zanzare appunto e in particolare la zanzara-tigre, capace di pungere anche di giorno, casomai non bastassero le ben note zanzare casalinghe, che preferiscono l’oscurità per i loro attacchi. Si parla spesso, sempre più spesso a dire il vero, di come combatterle, e si invocano rimedi alternativi al classico Autan. Le piante sono le prime fornitrici di rimedi naturali in effetti. Ma esistono davvero piante anti-zanzara? La risposta diretta, spiacenti, è NO.

In effetti possiamo acquistare piante il cui profumo infastidisce i molesti insetti ma non saranno di certo loro a impedirne gli attacchi. Anche la tanto decantata Catambra, una varietà brevettata di recente introduzione della Catalpa – albero molto utilizzato nei giardini e nelle alberature urbane per le grandi foglie e la bella chioma – sembra sia efficace fino ad un certo punto (e ad una certa distanza!), almeno a leggere in Rete i commenti di coloro che, a caro prezzo, l’hanno subito acquistata…

Altra promettente proposta del mercato è l’olio di Neem. L’olio è ricavato dalla spremitura a freddo dei semi di un imponente albero tropicale, la Melia azadirachta, che ha naturali proprietà repellenti e cicatrizzanti, ben conosciute dalla tradizione indiana. L’olio, atossico, va spalmato sulla pelle e, una volta assorbito, non macchia né unge i vestiti ma ho un aroma particolare. La sua azione è proporzionale alle aree di applicazione.

Consapevoli dei loro limiti, possiamo comunque impiegare alcune piante in aree ristrette, come per esempio un piccolo patio dove si pranza all’esterno della casa. Possiamo circondare questo spazio di fitte fioriere con piante di lavanda intervallate da piante di geranio odoroso (Pelargonium odoratissimum, il più efficace) e qualche esemplare di rosmarino prostrato. Solo un’avvertenza: la lavanda attira le api (ma anche le farfalle), che ne fanno un ottimo miele, quindi non mettetele a stretto contatto con le sedie!

Nelle sere d’estate poi, nella terra delle fioriere, potrete infilzare torce alimentate ad olio di citronella: lavanda e palargonio saranno in fiore per tutta l’estate quindi all’utilità sposeranno la bellezza. Ricordate solo che il geranio odoroso non è resistente al freddo, come i tradizionali gerani da balcone, quindi se vivete nel Nord Italia dovrete rinnovarli ad ogni stagione. Il rosmarino è una pianta perenne, non teme il gelo  e vive per molti anni. Della lavanda invece ci sono molte varietà rustiche che potete impiegare, da usare in pieno sole. Alcune varietà adatte allo scopo, quindi resistenti al gelo e comunemente in commercio sono Lavandula x allardi (un ibrido molto resistente dal forte profumo) a fiore lilla, Lavandula angustifolia nelle sue cultivar, che hanno fiori che vanno dal bianco (‘Edelweiss’), al rosa, al lilla (Lavandula x intermedia ‘Grosso’, molto usata in Provenza) al malva, al blu più o meno intenso (‘Hidcote Blu’, ‘Munstead’). Offriranno una bella vista anche d’inverno, poiché mantengono intatto il loro fogliame grigioverde.

In attesa di una pianta che le odiate zanze le insegua e le aggredisca fisicamente, per ora purtroppo non resta che armarsi di zanzariere e di ciabatta…  😉