Estate infuocata: come bagnare le nostre piante

In questi giorni è previsto un picco di calore intenso per tutta la nostra penisola. Lo sentiremo noi sulla nostra pelle ma lo sentirà anche il nostro giardino e ancora di più, le nostre piante in vaso. Come comportarci dunque per far loro superare al meglio questa difficile prova?

Tutti dicono che, quando fa caldo, le piante vanno innaffiate lontano dai momenti in cui il sole picchia più forte, mezzogiorno per esempio. Questo è vero in generale ma non in assoluto. Ottima abitudine quella di bagnare la sera, ma va anche considerato che per le piante in vaso spesso la quantità d’acqua può non essere sufficiente, anzi spesso su terrazzi e balconi pienamente esposti al sole, non lo è proprio. A volte occorre intervenire a prescindere dall’ora. Questo è valido soprattutto se i vasi sono piccoli: all’interno la poca terra si asciuga in un baleno sottoponendo la pianta ad un forte stress idrico. Naturalmente noi poi correremo ai ripari vedendo la pianta assetata stesa al suolo modello Fantozzi 😉 e lei apparentemente tornerà in forma nel giro di qualche ora ma questo alternarsi di condizioni non prolungherà di certo la sua vita o le sue fioriture.

In particolare questi colpi di calore saranno fatali se la pianta in questione è stata appena comprata. Da un ambiente controllato come la serra, la pianta dovrà affrontare una condizione del tutto diversa e questo già le costerà delle energie. Inoltre il terriccio che spesso si usa in coltivazione intensiva prevede un’alta percentuale di torba. Si tratta di un tipo di substrato ottimo per la nascita e crescita delle piantine giovani perché morbido com’è, mantiene bene l’umidità intorno alle radici. Questo funziona però solo se il substrato viene bagnato poco e spesso (come avviene in serra), altrimenti da secco si trasforma prestissimo in un blocco duro e impermeabile, incapace di assorbire l’acqua delle innaffiature. Il mio consiglio dunque è proprio questo: rinvasate le vostre piantine in vasi più grandi, in modo da dar loro maggiore autonomia idrica e, soprattutto, cambiate loro il terriccio, usando il terriccio universale con l’aggiunta di un pò di stallatico per le piante normali, e quello per acidofile per quelle che lo richiedono. Ricordate di mettere sul fondo dei vasi uno strato di 2 o 3 cm di argilla espansa, che aiuterà a drenare l’acqua in eccesso.

Ma cosa fare se il terriccio delle vostre piantine è già diventato un blocco unico e secco? L’ideale in questo caso non è annegare le vostre beniamine sperando in un miracolo 😀 Invece spostatele subito all’ombra e mettete sotto un bel sottovaso capace pieno d’acqua e lasciate che la pianta assorba da sè, lentamente, l’acqua che le serve. Una volta che l’acqua si esaurisce, osservate bene la pianta. Se si è ripresa, tagliate le parti secche e non rinnovate l’acqua nel sottovaso. Rimettetela invece al suo posto di mattina presto o in serata, in modo che non debba adattarsi alla nuova posizione ma possa riprendere con calma la sua crescita.