L’orto-mania sta prendendo sempre più piede, sia in chi ha un piccolo pezzo di terra da coltivare ma anche tra chi ha solo un terrazzo o un balcone a disposizione. Dall’orto degli Obama in poi, sembra che tutti vogliano provare a coltivare da soli ortaggi e verdure. Questo splendido hobby presenta però, per i neofiti, qualche piccolo margine di rischio. Con lo scambio di sementi o di piantine, o anche la raccolta di esemplari in natura, si può correre il rischio di coltivare una pianta che assomiglia a quella che desideriamo ma che in realtà è di tutt’altra specie. Questo inganno dato da una conoscenza superficiale può avere esiti parecchio spiacevoli, come testimoniano i 200 casi di intossicazione al centro anti-veleni di Pavia.
Attenzione dunque a procurarci il nostro materiale vegetale in modo sicuro, così da essere certi di quello che stiamo coltivando. Scambiare la cicuta per finocchietto selvatico, o usare le radici del veratro al posto di quelle della genziana maggiore per farsi una grappa casalinga può costare parecchio in termini di salute, per non parlare di quel signore che ha mangiato dell’aconito convinto di gustare un asparago selvatico… L’epilogo è sempre lo stesso: una bella corsa in Pronto Soccorso, diagnosi da avvelenamento, un gran brutto spavento e sicuramente una pessima giornata. Tutto il contrario del tanto agognato relax che ci offre il giardinaggio!