Tu lo segui con lo sguardo, lui si avvicina calmo alla fontanella. Sotto al getto di acqua fresca bagna le mani e le passa umide sul petto muscoloso: impietrita, osservi i bicipiti in rilievo che mostrano il vigore statuario dei possenti muscoli… No, non è l’inizio di un romanzo rosa. E ‘ invece il classico fascino che suscita un fisico atletico... Non quello dei palestrati all’ultimo stadio, che passano la loro vita ad ammirarsi alzando pesi di fronte allo specchio (con gran disperazione delle femminucce!), ma quello di chi lavora davvero, di chi usa i propri muscoli per una fatica reale, ben diversa dallo sterile bodybuilding da palestra. Ecco cosa deve aver pensato l’inventore inglese della “Green Gym“, il Dr William Bird, che ha intravisto nel contatto attivo con la natura e l’ambiente, la chiave per un corpo sano e in forma. Buttiamo dunque (alle ortiche) body attillati e scaldamuscoli e armiamoci invece di pantaloni da lavoro, guanti e scarpe impermeabili…
Non sarà una divisa da sfilata ma di sicuro ci saranno utili. E ora spazio a potature, scavi e lavori con vanga e zappa per bonificare e coltivare aree di terra o rimettere in sesto terreni di coltura. Prendiamo a prestito il lavoro di fatica del bravo giardiniere, senza per forza amare le piante. Perché è un’attività che trasforma l’ambiente intorno a noi, che crea degli effetti visibili, quindi riesce a motivare anche chi non è propenso allo sport comunemente inteso. Il fisico ci guadagna, e i vantaggi, estitici come salutistici, sono documentati. Questo tipo di “fitness” brucia i grassi, combatte la depressione, fa bene al cuore e alla circolazione. Non è una novità, certo, ma la green gym sembra proprio un buon antidoto ai mali del nostro tempo, derivati da una vita spinta sempre al limite, basata sulla fretta e la produttività a tutti i costi. Investimento minimo ed “esercizi” alla portata di tutti. Rientrare così nel tempo della natura può significare riappropriarsi di uno spazio che ci rimette in armonia con ciò che ci circonda e fa bene a noi e all’ambiente.