Arriva l’autunno: dalla Forestale il vademecum dell”andar per funghi”

Con l’arrivo dell’autunno si riapre la stagione dei funghi e, come tutti gli anni, sono molti gli appassionati che si avventurano all’interno dei boschi, spesso incorrendo in spiacevoli episodi, quali malori, persone disperse, ferite o addirittura casi di decessi, come gli ultimi registrati in questi giorni. Al fine di evitare simili incidenti, il Corpo Forestale dello Stato fornisce alcuni consigli utili agli amanti di questa attivita’: ecco dunque un vademecum da tenere presente.


VADEMECUM DELL’ANDAR PER FUNGHI

1. Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilita’ fisiche e psichiche: “mai improvvisare sentendosi degli eroi. L’itinerario deve essere rapportato alle proprie capacita’ e alla preparazione fisica di ciascuno”. Fondamentale, poi, non sottovalutare quel che ci attende “e tenere sempre presente che all’andata segue un ritorno, per cui le energie vanno dosate con attenzione”.

2. Segnalare sempre l’itinerario che intendiamo intraprendere informando i familiari o il rifugio, oppure lasciando un biglietto in bella vista in macchina. E’ preferibile non andare mai soli, ma affiancati da un conoscitore dei luoghi che ci apprestiamo a esplorare a caccia del raccolto oppure comunque da un amico, utile in caso di primo soccorso;

3. Occhio all’attrezzatura. “C’e’ chi va a cogliere funghi dotato di sandali e scarpe da ginnastica. E’ invece fondamentale avere la calzatura giusta, con scarponi da montagne, pedule o comunque scarpe che fascino piede e caviglia”. Meglio poi munirsi di un bastone, “che aiuta a tenere l’equilibrio e rende piu’ sicuro il passo”;

4. Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche. In caso di maltempo non sostare in prossimita’ di alberi, pietre e oggetti acuminati perche’ potrebbero attirare fulmini;

Il Corpo Forestale dello Stato ricorda inoltre che “la raccolta e la commercializzazione dei funghi e’ disciplinata da leggi nazionali, regionali o dai regolamenti locali che indicano le specie, le dimensioni, e il quantitativo massimo di funghi che si possono raccogliere, oltre al calendario dei giorni in cui questa attivita’ e’ consentita. Tali norme vietano inoltre la raccolta dei funghi nelle aree protette, quali riserve naturali e parchi nazionali, e la raccolta nelle ore notturne, sia per salvaguardia dei funghi stessi, sia per motivi di sicurezza”.

“Ogni violazione delle norme – ricorda il Corpo Forestale – comporta la confisca dei funghi raccolti (fatta salva la facolta’ di dimostrarne la legittima provenienza) e l’applicazione, da parte delle competenti Autorita’, di sanzioni di tipo amministrativo che variano a seconda dell’illecito commesso”.

Il Corpo forestale dello Stato ricorda infine “che la raccolta dei funghi e’ comunque subordinata a obiettivi generali di conservazione dell’integrita’ territoriale e degli equilibri degli ecosistemi. Pertanto, chi in generale ama la natura e in particolare chi ama andare per boschi a cercare funghi dovrebbe assumere un comportamento adeguato e rispettoso, evitando di sconvolgerne gli equilibri con comportamenti inopportuni. Non e’ raro infatti trovare funghi danneggiati a calci o bastonate, oppure gettati via dopo essere stati raccolti, a seguito di dubbi o ripensamenti circa la loro commestibilita’”.