Le mangrovie, agglomerati di arbusti capaci di crescere con le radici periodicamente sommerse da acqua salmastra sulle coste o alla foce dei fiumi, sono alleate fidate contro il surriscaldamento globale.
Secondo uno studio, riportato da Nature Geoscience, le intricate foreste composte da queste piante riescono ad assorbire fino a quattro volte più CO2 rispetto alla maggior parte delle altre foreste tropicali. L’analisi, condotta dai ricercatori americani del Forest Service’s Pacific Southwest and Northern Research Stations insieme ad un’equipe dell’Università di Helsinki e del Center for International Forestry Research, ha messo in evidenza la grande capacità delle mangrovie di immagazzinare forti quantità di anidride carbonica.
In particolare, esaminando il contenuto di CO2 nei sedimenti di 25 foreste di mangrovie in tutta la regione indo-pacifica, è stato scoperto come il suolo dove essi si trovano sia in media fino a quattro volte piu’ ricco di carbonio rispetto alle foreste tropicali e fino a cinque volte se confrontato anche con le zone temperate e boreali.
”Le mangrovie sono da tempo note come ecosistemi estremamente produttivi per quanto riguarda il ciclo del carbonio. Finora non c’era stata pero’ alcuna stima della quantita’ di CO2 ‘risucchiata’ – ha commentato Daniel Donato, ecologo presso il Pacific southwest research station a Hilo, Hawaii – Quando abbiamo fatto i conti, siamo rimasti sorpresi dal vedere la grande capacità d’immagazzinare anidride carbonica di queste piante: andrebbero incluse nei programmi volti a mitigare i cambiamenti climatici”. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito ad una riduzione massiccia delle foreste di mangrovia pari a circa il 30%.