Rami nudi, un tappeto di foglie secche e grandi chiome arrossate: un panorama degno del più romantico autunno, quando un brivido già ci avvisa dell’arrivo del freddo… Bellissimo, vero? Peccato che siamo in pieno agosto! Ma a Genova, racconta Il Secolo XIX, questa torrida estate ha avuto un inquietante effetto: sotto la spinta del caldo infernale e della mancanza d’acqua, gli alberi dei parchi e dei viali della città si stanno spogliando, e le foglie cadono secche a terra come fossimo ad ottobre.
Non è la prima volta che accade, anche l’anno scorso questo foliage anticipato in alcune zone di Milano ha destato allarme e dato da pensare. E anche quest’anno sta succedendo: foglie per terra e prati gialli e secchi a causa di una pioggia che non arriva da troppo tempo e che rende fatali le temperature estive. Ma questo autunno precoce fa bene agli alberi? Di fatto, a pensarci l’impatto non sembra positivo. Le foglie sono lo strumento che permette agli alberi di nutrirsi della luce del sole: cadendo ora, richiederanno un grosso sforzo compensativo da parte delle piante, che saranno costrette a ricreare una vegetazione tutta nuova in tempo per i mesi autunnali che però perderanno nuovamente all’arrivo del freddo. Non solo. Questa fatica imprevista impatta anche sulla loro longevità.
Secondo quanto riferisce Paola Spagnolli, ex direttrice del servizio giardini e foreste, al Secolo XIX: “Alberi che solitamente vivono un secolo, come i platani, avendo subito un’estate tanto intensa e stressante camperanno vent’anni di meno“.
Il fatto che gli alberi si sentano costretti, per sopravvivere, a far cadere le foglie, deve comunque essere un segnale per le amministrazioni e gli enti che se ne occupano, che dovrebbero prevedere un surplus di irrigazioni che aiutino le piante (in particolare in città) in momenti di prolungata siccità come quelli che si stanno verificando in questa arida estate. Milano ci ha già pensato, fornendo bagnature di emergenza al verde cittadino con l’impiego straordinario di 18 autobotti. Ma ricordiamoci che un aiuto prezioso può venire anche dalle segnalazioni dei cittadini, là dove l’occhio “pubblico” non arriva.