Niente tigri e leoni, sotto il tendone i più pacifici animali da cortile come pecore e galline: è l’AgriCircus, un’idea di circo tutta nuova e moderna che ha debuttato nei giorni scorsi ad Alba, in Piemonte. Invece di feroci specie esotiche, l’AgriCirco mette in mostra, in modo assolutamente rispettoso della loro natura, i classici animali della fattoria che fanno parte da sempre, a buon diritto, dell’immaginario agreste dei più piccoli. Forse anche a causa del taglio del budget dei tradizionali pizza e cinema dovuto alla crisi, i più piccoli si sono visti tagliare feste e costosi parchi divertimento, e stanno quindi tornando ai divertimenti semplici del passato come la visita in fattoria per mungere una mucca, dar da mangiare ai polli o raccogliere frutta direttamente dall’albero. Vanno dunque forte le presenze dei bimbi nelle fattorie didattiche nei mesi della primavera 2013, con un aumento del 15%, secondo un’analisi della Coldiretti.
In controtendenza rispetto alla crisi che ha visto ridursi del 10% gli spettatori al cinema nel 2012, crescono le aziende agricole trasformate in aule all’aperto dove i più piccoli non solo possono trascorrere più tempo a stretto contatto con la natura, ma anche avvicinarsi a una realtà concreta, fare esperienze nuove e “assaporare” la vita in campagna.
Sulla base di un censimento effettuato in collaborazione con il Ministero dell’ Istruzione, sono oltre 1.300 le aziende agricole della Coldiretti che svolgono attività di fattoria didattica, sparse su tutto il territorio nazionale. Il filo conduttore è quello dell’ ‘imparare facendo’, spiega la Coldiretti, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare che privilegia il contatto con il reale attraverso l’incontro con il mondo animale e vegetale. L’elemento comune è sempre il forte legame con il territorio, gli animali che vi si allevano, le piante che si coltivano e i prodotti tipici che vi si ottengono. Laboratori del gusto, orti didattici, gare di mungitura, rodei da cowboy e gare di cucina sono alcuni esempi delle attività svolte. La formazione sul campo consente – precisa la Coldiretti – anche di imparare in maniera divertente il rispetto dell’ambiente attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi e l’alternanza delle stagioni. E i numeri sembrano proprio indicare che tutto questo ai bimbi dice bene.