Marte? Lo colonizzeremo con piante-robot

radici_plantoid

In natura qual è l’organo vegetale per eccellenza che esplora il suolo?  Le radici. E lo fanno ancorandosi al terreno e “annusando” tutti gli elementi di cui è composto, instaurando una comunicazione chimica che definisce alleanze, scontri e difese. Osservando la natura, capiamo così che, come accade per la Terra, anche in suoli di un altro pianeta si potrebbero usare speciali piante-robot che si comportino in modo affine alle loro “sorelle” create dalla natura, dotati di “radici” esplorative in grado di raccontarci un domani i segreti di terre aliene. E’ questo uno dei due progetti in corso al Centro di ricerca sulla micro-robotica dell’Iit di Genova che sta pensando anche a polipi-robot in grado di esplorare i nostri fondali marini.

Entrambi questi interessanti progetti sono stati illustrati dalla scienziata Barbara Mazzolai, direttore del Centro di Micro-Biorobotica, in occasione della quinta edizione dei ‘Caffe’ Scientifici’ della Camera di Commercio genovese e dai Giovani di Ascom.

“Noi studiamo le forme della natura per realizzare nuovi robot – spiega Mazzolai. Prendiamo ad esempio il polpo per creare ventose digitali, ma stiamo anche studiando le piante per realizzare strutture robotiche che si possano ancorare al suolo, come fanno le radici”. Applicazioni che, oltre alla curiosità accademica, potranno trovare sviluppo concreto nell’esplorazione dei fondali, nel monitoraggio ambientale, per l’agricoltura, ma anche su altri pianeti.

“Abbiamo una collaborazione con Esa (European Space Agency) per lo spazio – prosegue Mazzolai – anche perché si potrebbero utilizzare le piante per l’esplorazione di superfici non terrestri. Una delle applicazioni su cui stiamo lavorando, oltre all’esplorazione, è l’ancoraggio. La prima cosa che fanno le
piante, attraverso le radici, è quella di ancorarsi al suolo per crescere. L’idea è di realizzare un robot che si possa ancorare nel substrato e poi esplorare attraverso i sensori di cui viene dotato”.

Insomma dopo i droni, per cui vengono trovati ogni giorni nuovi e sorprendenti ambiti di applicazione, la biorobotica sta sempre più attirando l’attenzione dei ricercatori per il suo concreto e rivoluzionario impatto sulla vita umana, sulla Terra come nell’esplorazione di altri mondi.

Il sito dell’Istituto Italiano di Tecnologia: www.iit.it