Milano come vetrina per il Congresso Mondiale sulle Foreste. Sarà Boeri a portarne la bandiera alla FAO per il 2021. Ogni sei anni i maggiori esperti mondiali di foreste e alberi si radunano in un paese della Fao per discuterne il ruolo e la gestione nel mondo. Non pensate che si tratti di tematiche lontane da noi. L’argomento verrà trattato a tutto tondo per le vitali influenze sul pianeta che le piante e i polmoni verdi hanno sul clima, sul ciclo dell’acqua, sugli inquinanti, sulla Co2 e sul riscaldamento globale. Parte fondamentale della discussione sarà dunque capire come le città del futuro riusciranno a rendere efficace il loro verde urbano includendolo nella propria struttura urbanistica e aumentandone la presenza secondo le nuove necessità umane, che hanno da tempo superato quelle decorative.
Proprio su questo binario si inserisce la candidatura di Milano per l’Italia, che nel solco di Expo, si propone come palcoscenico di elezione per le innovazioni che la città meneghina sta producendo in tema di verde urbano, in particolare per il Bosco Verticale, grattacielo super premiato a livello internazionale dove gli alberi sono parte integrante del progetto sin dalla sua prima concezione, “agenti” in grado di calmierare la temperatura degli appartamenti secondo una nuova visione di “foresta edificata” portata a compimento dall’architetto Boeri nel nuovo quartiere di Porta Nuova. Non solo. C’è in ballo anche un altro progetto, una specie di High Line italiana che coinvolgerebbe 7 stazioni dismesse di Milano nella creazione di un grande anello urbano di alberi, arbusti, piante e fiori.
Proprio in quanto “campione” di questo rinnovamento urbanistico, è a Stefano Boeri che il Ministero per le Politiche Agricole si è rivolto in questi giorni con un invito a Roma come testimonial di Milano quale candidata per ospitare l’importante Congresso Forestale Mondiale (WFC) che si terrà nel 2021. Dopo il Sud Africa e l’Argentina, sedi delle passate edizioni, il principale paese rivale in gara questa volta è la Corea del Sud.