Acque limpide e fresche che scorrono allegre, la luce che gioca con i riflessi, legni scuri portati dalla corrente e intorno, alberi, piante, erbe e fiori curiosi che spuntano fra la ghiaia o crescono direttamente sulla riva, con i “piedi” nell’acqua. E’ il modo sconosciuto dei fiumi di cui la nostra Italia è piena, che possono diventare meta per una gita di un giorno ma anche più. Spesso scelti dai turisti più avventurosi che, grazie alla tenda, si godono più giorni in angoli di paradiso isolati, ombreggiati dalle fronde e poco in vista. E’ un’esperienza speciale, il fiume: fuori dalle rotte del turismo di massa, porta con sé il silenzio e spesso l’asprezza dei luoghi poco frequentati e pochissimo noti.
Eppure gli elementi di fascino non mancano: cascatelle, rivoli e pozze create dai corsi d’acqua che hanno origine in montagna, spesso pulitissimi in ambienti ricchi di fiori spontanei, farfalle, pesci e piccoli anfibi palustri. Un divertimento e uno stimolo anche per i più piccoli!
Quest’estate ho sperimentato la vacanza fluviale dopo aver scoperto la bellezza del fiume Toce, che scorre, ora largo e profondo, ora stretto e sottile, nella verdissima Valdossola, abbracciata da una protettiva cintura di dolci monti arrotondati, ricoperti da un fitto manto smeraldino di alberi e arbusti. E mi sono chiesta che succederebbe se, invece di precipitarci a milioni in massa sulle nostre coste, avidi di mare, non ci distribuissimo in gruppi a fare il bagno e a prendere il sole a contatto diretto con la natura anche sulle rive dei nostri splendidi fiumi, che scorrono spesso a poca distanza da affascinanti borghi e agriturismi pieni di specialità da assaggiare – tripadvisor alla mano, e di piccole destinazioni tutte da esplorare sul ricchissimo territorio italiano.
I fiumi da scoprire sono mille – Ticino, Trebbia e tantissimi altri – dai corsi d’acqua più domestici a quelli più selvatici, da quelli piccoli a quelli che sembrano laghi, un po’ per tutti i gusti. Certo, vanno messi in conto qualche tratto a piedi e la carenza di servizi in queste zone, niente comodi bar della spiaggia, bagni, ombrelloni e sdraio e spesso …pochissime indicazioni stradali! E qualche cautela in più rispetto alle correnti, in certi punti troppo impetuose per una nuotata serena – ma ottime per un tonificante pediluvio, magari in compagnia di un buon libro – e alle rocce scivolose o aguzze.
Ma se i fiumi in Italia diventassero una meta estiva gettonata, sono certa che presto si creerebbe una domanda che il mercato sarebbe portato a soddisfare, e nascerebbero nuove attività che potrebbero rendere questo tipo di vacanza più agevole. Inoltre i Comuni si accorgerebbero di possedere questa ricchezza e ne avrebbero maggior cura. Per ora, teniamo presente l’alternativa del fiume per delle gite economiche (che non guasta) e rinfrescanti nella bella stagione: lasceranno ricordi indelebili anche senza sale, garantito 😉