Per minacciare il sindaco tagliano 400 alberi di bergamotto

bergamotto510400 alberi di bergamotto, proprietà del Sindaco di Bruzzano Zeffirio, piccolo comune della Calabria che conta 1200 anime, sono stati tagliati nella notte del 31 ottobre. Non sono stati individuati i responsabili ma le autorità sospettano si tratti di un atto intimidatorio da parte della mafia. Il messaggio criminale tocca nel cuore gli abitanti del Comune danneggiando il bergamotto, uno dei più potenti simboli della terra e della cultura calabrese (ebbene sì, oltre al peperoncino c’è di più!). Sembra che il gesto criminale sia una reazione all’attestazione di legalità del Sindaco Francesco Cuzzola, che aveva attribuito ai Carabinieri poche ore prima un riconoscimento di merito per il sostegno alla popolazione durante l’alluvione del 2015. La Coldiretti calabrese ha però già in mente la contromossa: ripiantare i 400 alberi, con in più altri 9….

Alberi da frutto tagliati, un gesto da poco? Non proprio. Il frutto del bergamotto, simile ad un limone ma in cui sono stati ritrovati 350 diversi componenti chimici, è un piccolo gioiello: la sua essenza è sempre più richiesta in tutto il mondo, e non solo dall’industria dei profumi e da quella della pasticceria. Di recente stanno emergendo utilizzi del bergamotto anche legati alla salute, in particolare per i suoi benefici a favore del cuore e contro il colesterolo.

L’antico e profumatissimo agrume però viene prodotto per il 90% solo in un piccolo fazzoletto di terra, un centinaio di chilometri nella provincia di Reggio Calabria graziato da un particolare microclima: 1500 ettari di agrumeti che forniscono mediamente 200 mila chili di bergamotto all’anno. Un preziosissimo patrimonio agricolo e culturale del Belpaese che deve essere protetto e difeso, e in cui la mafia non può allignare.

Secondo Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, è dunque fondamentale dare un segnale importante contro la paura e la pesante oppressione delle organizzazioni criminali: “Sradicare oggi questa zizzania è un imperativo” – dichiara Molinaro, “Il bergamotto sarà sicuramente ripiantato e ogni pianta messa a dimora porti il nome di ognuno dei 409 comuni calabresi, quante sono le piante tagliate: un segno immediato e una visibile azione di contrasto, ma anche di speranza, di tutta la regione”.