Di lei, della killer di api professionista sotto forma di insetto – nome proprio Vespa velutina, avevamo parlato qui su Fiori&Foglie nel 2013 quando per la prima volta si era registrato il suo arrivo in Italia, precisamente a Loano. Purtroppo è di questi giorni la notizia che la stragista di insetti utili che arriva dall’Oriente ha fatto la sua comparsa anche nel nord Italia, tra Emilia, Veneto e Lombardia. E gli effetti della presenza più massiccia di questa spiacevole straniera nel Belpaese purtroppo si evidenziano con un forte allarme rispetto alla produzione di miele nostrano. Le api europee infatti non conoscono questo predatore e non sanno quindi ancora come difendersi dai suoi attacchi devastanti.
La vespa asiatica infatti attende le api all’uscita delle arnie e le aggredisce divorandole. Le api terrorizzate reagiscono rimanendo dentro le arnie, e smettendo quindi di raccogliere nettare e polline: senza cibo si indeboliscono e non producono miele. L’allarme esteso al Nord Italia arriva dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), secondo cui a primavera 2017 la popolazione di Vespa velutina potrebbe “aumentare esponenzialmente”. Si parla di un avanzamento potenziale di 100 km all’anno che in Francia ha comportato danni che ammontano al 50% delle arnie.
Per arginare l’avanzata di questo imenottero è stato creato il progetto VELUTINA, finanziato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, per la messa a punto di strategie di contenimento della vespa esotica. Il progetto ha un sito in Rete www.stopvelutina.it che fornisce tutte le informazioni sulla lotta alla vespa killer delle api ed è in grado di raccogliere le segnalazioni di chiunque verifichi la sua presenza.