Sotto grandi chiome di alberi imponenti, scintilla un prato d’erba verde smeraldo: è questa una delle visioni che ci si presentano alla mente quando immaginiamo un giardino. La realtà però spesso è molto diversa e lo sanno bene gli amanti dei prati all’inglese. Sotto gli alberi, all’ombra, l’erba non cresce. Ma invece di combattere una battaglia persa in partenza, un’idea ce la suggerisce Madre Natura stessa: sostituire l’erba con il muschio. E per vedere se funziona, in centro a Milano, nel piccolo Giardino Perego, è in corso un intrigante esperimento vegetale…
NATURA DOCET
In effetti basta osservare un bosco per capire che l’erba, all’ombra, non si sviluppa bene. Nei nostri giardini, a breve distanza dall’impianto, diventa sempre più rada, fino a ridursi a qualche ciuffo verde poco consistente, che lascia ben in vista il terreno nudo. Invece, nei boschi, insieme a piccole felci e piantine da ombra, domina il muschio, questo bizzarro vegetale le cui origini risalgono ad epoche preistoriche, alla genesi del Pianeta. Scopriamo così che al terreno brullo esistono affascinanti alternative che, utilizzando alcune specie di muschi (ebbene sì, di muschi ce ne sono tanti, tutti diversi!), permettono di creare tappeti morbidi su cui possiamo persino sdraiarci a leggere un libro.
LA SOSTENIBILE BELLEZZA DEL MUSCHIO
E la bellezza dei tronchi e delle rocce lentamente ma inesorabilmente rivestite di verde muschio è ben nota agli amici Giapponesi, che dell’osservazione di muschi e licheni hanno fatto addirittura un’attività turistica, in un curioso mix di macro fotografia e spiritualità: si organizzano intere comitive per la contemplazione dei muschi e ci sono rinomate antiche foreste fortemente tutelate per preservarne con cura lo sviluppo e i paesaggi vegetali.
MUSCHIO AL POSTO DEL PRATO
A Milano da qualche tempo è in corso un esperimento per portare in città quello che la natura fa da secoli nei boschi. Nel Giardino Perego, piccolissimo pulsante cuore verde in Via dei Giardini progettato alla fine del ‘700, sotto la supervisione dell’Associazione Orticola di Lombardia, – che organizza la nota manifestazione di fiori e piante, Orticola, che si svolge ogni anno ai Giardini Montanelli (quest’anno avrà luogo fra pochi giorni, il 5-6-7 maggio 2017) – Mario Mariani, vivaista esperto pluripremiato per le piante insolite del suo Vivaio Central Park, sta realizzando un giardino di muschi sotto agli alberi, per verificarne compatibilità e vantaggi in uno spazio verde “domestico”.
MUSCHIO CHE FA BENE AGLI ALBERI
E non si parla solo di decoro, ma anche di sicurezza e di …soldi. Il prato d’erba sotto agli alberi infatti, se continuamente irrigato, può creare problemi alle alberature, inducendo le radici a rimanere in superficie invece che svilupparsi in profondità alla ricerca di acqua, con il risultato che l’albero risentirà di un minore ancoraggio al suolo e di rischi alla stabilità. Sarà perciò più facile vederlo cadere sotto la spinta di intensi fortunali e forti tempeste di vento. Inoltre i continui tentativi per ripristinare il prato costano soldi. E tempo.
MUSCHIO IN GIARDINO: PERCHE’
L’impiego del muschio “coltivato” nei pressi degli alberi – che una volta radicato non ha bisogno di essere annaffiato, che come una pelliccia morbida ricopre il legno e la roccia, che favorisce l’insediamento di microorganismi e che trattiene l’umidità – potrebbe ovviare a questi problemi, offrendo inoltre allo sguardo un appeal decisamente più naturale dello spazio esterno, arrotondando bordi e ingentilendo angoli, restituendo così un po’ di “wild”, quel fascino fiabesco e primitivo che manca tanto ai difficili spazi verdi troppo artificiali delle città contemporanee.