Soffici e calde. Non sono proprio le prime parole che ci vengono in mente se pensiamo al frondoso verdissimo bambù! Eppure è proprio con la fibra ricavata da questa erba gigante che si possono creare calze che si possono poi personalizzare con il proprio disegno. E’ l’idea di Bakdrop, il sito creato nel 2014 da un gruppo di ex dipendenti di Google di San Francisco che propone calze on demand fatte con filo di bambù come oggetti di design, utili per promuovere cause, personaggi e iniziative.
Mettendo insieme un team di artisti e un produttore di calze dotato di un sistema di stampaggio ad alta definizione, il gioco è fatto. Le calze personalizzate sono composte al 75% da fibra di bambù, a cui vengono aggiunti il 22% di Nylon e il 3% di Elastane. Possono essere ordinate e acquistate online: la produzione è organizzata per campagne dalla durata limitata.
I temi che decorano le calze in fibra vegetale sono i più diversi: nella vendita una gran parte dei ricavi viene devoluta a favore di associazioni no profit. In queste settimane per esempio vengono proposte calze con le camelie disegnate per il Random Acts of Flowers, un’associazione solidale che dona bouquet di fiori riciclati a pazienti soli negli ospedali, oppure le Ruta Quetzal Socks, calze create per promuovere il Rainforest Trust che protegge la foresta. Ma ci sono anche le calze del Gatto del Bengala Thor, fenomeno tipicamente social – la sua pagina facebook ha collezionato ben 24.715 “Mi Piace” – il cui ricavato è destinato al 50% ad un rifugio per animali.
Insomma, l’idea sfrutta il potente strumento della Rete per mettere insieme diverse professionalità e utilizza la fibra di bambù, considerata più resistente del cotone, come materiale principale seguendo una tendenza della moda che cerca sempre più alternative naturali e sostenibili.
Il sito di Bakdrop: www.bakdrop.com