L’Italia brucia in quest’estate di incendi, e intanto l’Unesco riconosce le nostre meravigliose faggete come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta di 10 boschi di faggi su oltre 2mila ettari dalla Toscana alla Calabria che ospitano piante secolari e che si uniscono alle faggete di altri 12 paesi europei. E in tempi di roghi che infuriano con le loro immagini distruttive nei servizi dei tg, non è dire poco: significa che una ricchezza italiana riconosciuta nel mondo corre il rischio di andare letteralmente in fumo. Continua a leggere
Archivio mensile:Luglio 2017
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E’ arrivata l’anguria gialla che cresce bene anche da noi
E’ arrivata da qualche anno in Italia, ma fino a qualche estate fa, era raro vederne una: l’anguria gialla sembrava proprio una di quelle strane novità destinate a vita breve. E invece il Sud Italia l’ha subito trovata interessante come varietà da coltivare, tanto che ora viene prodotta per profitto nell’Agro Pontino laziale, in Basilicata e in Sicilia. Le qualità del cocomero giallo? Una polpa dolce e soda, misure compatte e un colore davvero insolito. E ora è anche un frutto Made in Italy. Ma perché fa tanto bene mangiare anguria d’estate? E da dove proviene questo generoso frutto e le sue varietà? Continua a leggere
20 mln di visualizzazioni per l’anguria-party in ufficio di Ms Yeah
Tra i monitor dei pc, le carte e i documenti dell’ufficio si improvvisa un banchetto luculliano a base di …anguria. E’ la scena surreale che si svolge in un’azienda cinese nella quale una delle impiegate, pseudonimo “Office Chef Ms Yeah“, mette in azione le sue doti più creative dando forma a decine di elaborate sculture di frutta nella totale indifferenza dei colleghi. Il video online dell’anguria-party di Ms Yeah è diventato subito virale e ha totalizzato dal 7 luglio ad oggi, ben 20 mln di visualizzazioni sulla pagina fb (con 2.318.287 di Mi Piace), 536.013 su YouTube, 13mila commenti e qualcosa come 203.715 condivisioni…. Continua a leggere
La ricetta del prato perfetto? Erba alta e meno acqua, parola di esperto
Se in America guadagna consensi il movimento Food, not Lawns che trasforma i prati in orti, nel Belpaese l’erba di casa è oggetto di tali ansie da venire sempre più spesso sostituita con il prato sintetico, ovvero pura… plastica. A preoccupare sono le cure maniacali e gli sproporzionati consumi d’acqua che richiederebbe il prato verde casalingo. Ma a detta degli esperti, si tratta di un mito. La ricetta per il prato perfetto, ci dice l’agronomo Riccardo Dal Fiume, tra i più stimati esperti in Italia di tappeti erbosi, esiste: il seme giusto, il taglio alto e molta meno acqua di quanto pensiamo… Continua a leggere
Anche l’Olanda avrà il suo Bosco Verticale
Si chiamerà “Torre dei Biancospini”: verrà costruito a Utrecht il gemello del Bosco Verticale realizzato dall’Architetto Boeri a Milano. Il grattacielo italiano pluripremiato più verde che esiste ormai fa scuola in tutto il mondo, a partire dalla Torre dei Cedri a Losanna, al Bosco di Nanchino fino a Parigi, Tirana e Shanghai. E i nuovi Boschi Verticali non sono mai uguali al modello meneghino: si avvantaggiano dell’esperienza acquisita utilizzando nuove soluzioni tecnologiche e si adattano a realtà differenti. Quello olandese ad esempio non sarà più un universo a se stante: è stato infatti pensato per dialogare con la città. Continua a leggere
Bologna: Renzo Piano farà un hospice “sugli alberi” per i bimbi come Charlie
Rialzato e verdissimo, come fosse un edificio sospeso tra gli alberi. Sarà così il nuovo hospice pediatrico progettato da Renzo Piano a Bologna, un paradiso tra le fronde, ambientato in un bosco di 390 alberi e 5mila arbusti. In questa struttura di 4.500 mq, che sorgerà a fianco all’Ospedale Bellaria, i bimbi non più curabili o affetti da malattie rare come Charlie Gard, il piccolo inglese di 10 mesi – la cui storia in queste settimane ha commosso il mondo intero, potranno trovare un’oasi di pace tra l’amore dei propri cari, le cure palliative di medici e infermieri e la serenità e lo slancio vitale trasmesso loro dal verde. Continua a leggere
Sbaglia Aloe e si intossica in diretta streaming
Voleva dimostrare quanto fosse salutare l’Aloe vera e invece è finita dritta dritta in ospedale. Zhang, vblogger cinese di 26 anni, ha però sbagliato specie vegetale e la sua dimostrazione online è terminata al pronto soccorso. Per l’assaggio in diretta streaming del 3 luglio la ragazza ha infatti cercato di mangiare le foglie di Agave americana, confondendola con Aloe vera. E c’è parecchia differenza tra le due specie: quanto una è salutare, l’altra è tossica a causa del suo lattice fibroso fortemente urticante. Continua a leggere