Quelli di senape disintossicano il fegato, quelli di girasole rinforzano i muscoli, di trifoglio depurano il sangue, di pisello combattono l’anemia: sembra impossibile che, così esili, possano fare tanto per la salute, eppure è proprio così, i germogli costituiscono uno dei cibi a più elevato tenore di principi nutritivi esistenti in natura. E possiamo farli nascere facilmente in una vaschetta o in un germogliatore in un angolo luminoso della cucina, per poi trasferirli direttamente… nel piatto! Gli esperti dei Garden Viridea hanno dato a Fiori&Foglie tutte le dritte necessarie. Pronti a prendere nota?? 😉
La forza dei semi
All’origine ci sono i semi, che pur così minuti racchiudono in sé tutta la forza della vita: uno scrigno di potenzialità che aspettano solo di essere attivate. E i germogli sono proprio questo: semi risvegliati dal loro riposo e trasformati in vegetali in crescita. Furono i germogli a garantire la sopravvivenza ai soldati dell’Antica Roma nelle loro lunghe campagne: le sacche che portavano legate in vita erano piene di semi, che a contatto con il corpo caldo e umido germogliavano, fornendo cibo energetico e sempre a portata di mano.
In Cina, l’uso dei germogli risale almeno al 5000 a.C. Tra Ottocento e Novecento, gli esploratori e i missionari occidentali, al ritorno dai loro viaggi oltreoceano, riferivano che i germogli erano alla base dell’alimentazione asiatica: in India fu addirittura scoperta una popolazione (gli Hunza) che si nutriva esclusivamente di germogli, traendone grande vigore e straordinaria longevità.
Scrigno di vitamine, minerali ed energia
Questi alimenti supernergetici sono necessari per chi sposa una dieta vegetariana per sopperire alle carenze di proteine e sono preziosi per chiunque voglia ottenere vitalità e benessere dal cibo.
Facili da assimilare e da digerire, anche crudi, non hanno controindicazioni e sono indicati anche per i bambini e gli anziani. Mentre i semi risultano spesso indigesti e non possono essere consumati crudi, la germogliazione li trasforma in alimenti facili da digerire: i carboidrati complessi diventano sostanze più semplici e le proteine si scompongono in frammenti più solubili.
Dalla scelta al consumo
Si utilizzano preferibilmente cereali (grano, orzo, grano saraceno, farro, soia verde) oppure piante quali il crescione, l’erba medica, l’agretto. Ottimi anche i germogli di legumi, come piselli, fagioli, lenticchie e alcuni frutti oleaginosi (sesamo, girasole). Esistono in commercio appositi germogliatori che facilitano il compito suddivisi in scomparti per far germogliare contemporaneamente tipi diversi di semi, ma basta anche una semplice vaschetta di plastica. Nell’arco di pochi giorni dalla semina, i germogli nascono e sono pronti per il consumo.
I più facili e salutari da coltivare in casa
• Erba medica, o alfa-alfa: piccolissimi e di facile germogliazione, sono i germogli più completi, poiché contengono tutte le vitamine fondamentali. Delicati e dolci, soprattutto quando sono ancora gialli, sono ottimi nelle insalate.
• Broccolo: molto facili (germinazione in 4-6 giorni), hanno sapore deciso e delizioso, simile a quello del broccolo (ma senza il caratteristico odore), del quale condividono le proprietà di rinforzo delle difese immunitarie e di prevenzione nei confronti di vari tumori.
• Girasole: tra i germogli più gustosi e salutari, hanno un sapore dolce, simile a quello delle noci, e aggiungono un piacevole gusto a ogni insalata.
• Crescione: con il loro sapore piccante e pungente, aggiungono un tocco gradevole e particolare alle insalate; sono utili per le proprietà depurative e di controllo degli zuccheri.
• Fieno greco: i germogli favoriscono la digestione e hanno un gradevole sapore piccante, ma vanno consumati quando sono piccolissimi perché poi diventano amari. Contengono vitamine del gruppo A e B, moltissimo ferro, fosforo e altri minerali.
GERMOGLI DAL VASO AL PIATTO – Il consiglio di Viridea
• Il primo passo è scegliere i semi: tra i più facili e veloci vi sono quelli di grano, soja, girasole, pisello, lenticchia, erba medica. Andranno lasciati in ammollo tutta la notte.
• Per farli crescere, il metodo più semplice è utilizzare vaschette dotate di forellini per lo scolo dell’acqua. In alternativa, si prestano i barattoli di vetro da conserva, dove sistemare i germogli (in un unico strato), da chiudere con una garza o retina che permetta di girare il barattolo per far scolare l’acqua con cui si dovranno sciacquare i semi ogni giorno.
• Dopo 3-5 giorni, i germogli sono pronti. Gli utilizzi sono tantissimi: sono tutti indicati per i bambini purché non esistano specifiche intolleranze; in caso di dubbi, consultate il pediatra.