Fioriscono i mandorli in anticipo: troppo caldi i giorni della Merla

Smentita la tradizione che vuole i giorni di fine gennaio come i più freddi dell’anno. La famosa Merla che, secondo la leggenda, infreddolita, si sarebbe avvicinata talmente al camino da far diventare grigio di fuliggine il suo piumaggio, un tempo candido, quest’anno svolazzerebbe indomita nel cielo azzurro. Riferisce la Coldiretti infatti che, a smentire il detto climatico, ci sono gli alberi di mandorlo che sfoggiano una fioritura nettamente anticipata a causa di un gennaio mite e siccitoso.

I primi 20 giorni del mese, secondo i dati Ucea, le temperature sono state ben al di sopra della media e le piogge diminuite del 12%. Quello che preoccupa la Coldiretti è la possibilità di un prossimo ed improvviso abbassamento della temperatura che comporterebbe pesanti ricadute sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva.

I cambiamenti del clima smentiscono dunque anche le tradizioni più consolidate dopo un anno che, secondo l’analisi dei dati Isac Cnr, si è classificato in Italia come il sesto più caldo della storia con una temperatura superiore di 1,16 gradi la media di riferimento e la più grave siccità registrata da 217 anni.