Le piante? Antiche come gli animali

Pensando alla preistoria, subito dopo il “brodo primordiale”, ci vengono in mente i dinosauri, ovvero gli animali. Ma se andate ad ascoltare le bellissime conferenze di Stefano Mancuso, ricercatore e divulgatore di neurobiologia vegetale dell’Università di Firenze, imparerete che, al contrario di ciò che si pensa, le piante sono organismi altamente evoluti. E questo accade perché si trovano sulla Terra da molto tempo: secondo le ultime ricerche, le piante esistono da ben 520 milioni di anni. Sono dunque più antiche di 100 milioni di anni rispetto a quanto abbiamo pensato finora. E hanno iniziato a colonizzare il pianeta insieme – non dopo, né prima – ai primi animali terrestri.

A riportare indietro il calendario di 100 milioni di anni, sono i risultati ottenuti dai ricercatori dell’Università di Bristol, pubblicati in questi giorni dalla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas). Nei suoi primi quattro miliardi di anni di vita, la Terra era priva di forme vitali, fatta eccezione per quella presente sotto forma di microrganismi.

LA VITA GRAZIE ALLE PIANTE
Tutto è cambiato con l’arrivo sulla terra delle piante, che hanno avuto origine dalle alghe di stagno e hanno iniziato a ‘pennellare’ di verde i continenti, influenzando il clima e rendendo così l’habitat adatto agli animali. I ricercatori guidati da Jennifer Morris sono riusciti a riscrivere la storia delle piante servendosi del cosiddetto metodo dell’orologio molecolare, che studia le differenze genetiche tra le specie viventi e i resti di quelle fossili, per determinare la ‘nascita’ della specie e stimare il tempo trascorso dal momento in cui due specie, che discendono da uno stesso antenato comune, si sono separate.

“I resti fossili sono troppo scarsi e incompleti per aiutare a datare in modo affidabile l’origine delle piante terrestri. Con l’orologio molecolare abbiamo confrontato le differenze nella composizione genetica delle piante viventi, e usato le datazioni fossili per completare il quadro”, commenta Mark Puttick, co-autore dello studio. La conclusione è che l’antenato delle piante terrestri “era presente a metà del periodo Cambiano (cioè 515 e 505 milioni di anni fa) – conclude – più o meno l’epoca della comparsa dei primi animali terrestri conosciuti”.